Villa Verucchio. Il Sindacato Autonomo di Polizia dopo l’archiviazione del caso Masini: “Giustizia è fatta, ma 11 mesi d’attesa sono troppi”

Soddisfazione, ma anche amarezza per i tempi della giustizia. È il commento del Segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP), Stefano Paoloni, dopo la decisione del gip di Rimini di archiviare il procedimento nei confronti del maresciallo dei carabinieri Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio, che la notte di Capodanno aveva ucciso il 23enne egiziano Muhammad Sitta, intervenendo per fermare un’aggressione.

Paoloni ha espresso pieno apprezzamento per la conclusione del caso, sottolineando come la decisione del giudice “certifichi la correttezza dell’operato del maresciallo”. Allo stesso tempo, ha però rimarcato che “essere sottoposti a procedimento penale per quasi undici mesi per aver semplicemente svolto il proprio dovere è un tempo eccessivo”.

Il segretario del SAP ha ricordato che il sindacato da tempo chiede modifiche legislative per evitare che chi è costretto a fare uso della forza o delle armi nell’esercizio delle proprie funzioni finisca automaticamente sotto indagine. “Servono nuove norme – ha ribadito – per evitare l’automatismo dell’atto dovuto, che spesso costringe gli operatori a lunghi mesi di incertezza e di pressione giudiziaria pur avendo agito nel pieno rispetto della legge”.

Paoloni ha inoltre evidenziato come le immagini registrate da alcuni cittadini presenti sul posto siano state decisive per chiarire la dinamica dell’episodio. “Le riprese hanno mostrato con chiarezza quanto accaduto – ha spiegato – e hanno permesso di chiudere un procedimento che, senza tali elementi, avrebbe potuto protrarsi per anni”.

Il segretario del SAP ha infine rilanciato l’importanza di dotare le forze dell’ordine di bodycam, come previsto dal recente decreto sicurezza. “Ci auguriamo – ha concluso – che presto tutti gli operatori possano disporre di questi dispositivi, strumenti fondamentali per tutelare sia chi indossa la divisa sia i cittadini, garantendo trasparenza e certezza nella ricostruzione dei fatti”.