Villa Verucchio, Rimini. Rapinavano gli anziani con il trucco delle arance

aranceArrestati due uomini, tra le vittime un 84enne di Villa Verucchio

Si fingevano ambulanti di succose arance di Sicilia. Giravano con un grazioso furgoncino bianco carico di agrumi. In realtà se ne servivano come esca per affari più grossi: erano infatti ladri seriali senza scrupoli, disposti a fare del male ai vecchietti pur di strappargli di dosso soldi e ori. Per questo Vincenzo Iorio, 30enne di Afragola, in provincia di Napoli, e uno dei suoi complici, un 17enne compaesano, sono stati arrestati dai carabinieri di Pesaro che, al termine di lunghe indagini del Norm (rese più difficili dal fatto che le vittime non hanno denunciato subito i furti) sono andati a prenderli uno in provincia di Verona, a Bussolengo, e l’altro a Pisa.
Dal 22 gennaio al 1° marzo scorsi la banda delle arance ha compiuto almeno cinque colpi, tra Romagna e Marche: due rapine e tre furti. Nell’ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pesaro (e dal Tribunale dei Minori di Ancona) compaiono il primo, ai danni di un 86enne a Pesaro a cui hanno strappato l’orologio dal polso provocando ecchimosi; uno a Tavullia con vittima un 51enne che ha denunciato lo strappo del bracciale d’oro tre giorni dopo; una rapina aggravata a Lunano ai danni di un 62enne spintonato a terra per rubargli la pensione, un furto con strappo ai danni di un 82enne a Riccione ed infine il furto con strappo di una catena d’oro dal collo di un 84enne di Verucchio, l’unico che ha recuperato il bottino in un Compro oro di Rimini.
IL modus operandi era collaudato: i giovani avvicinavano anziani o persone considerate deboli fingendosi amici di famiglia e gli proponevano un omaggio, gli occupavano mani e braccia consegnandogli una pesante cassetta di arance e quando la vittima era immobilizzata gli strappavano orologi, bracciali, collane, portafogli. In un caso la vittima era stata vista mentre ritirava la pensione e così la tattica aveva subito una modifica: consegnate le arance gli hanno chiesto un contributo, l’uomo si è impietosito e ha tirato fuori il portafogli gonfio di 885 euro e glielo hanno rubato.
«Sono rimasto colpito dal caso di Verucchio – ammette il comandante del Norm Francesco Paragallo – l’84enne si è spaventato così tanto da non riuscire a gridare aiuto. E dire che a pochi passi c’era il cognato che lavorava. Nessuno si è accorto di nulla. Rientrato a casa poi, un po’ la vergogna e un po’ lo choc non ha più parlato. I familiari si sono così insospettiti».L’invito è a denunciare sempre. E alle possibili altre vittime di Iorio di farlo ora. «E’ molto importante avvisare subito le forze dell’ordine – ricorda il comandante della Compagnia di Pesaro De Gori – non c’è nulla di cui vergognarsi e ogni istante è prezioso per diramare le ricerche e organizzare posti di blocco». Il Resto del Carlino