Villa Verucchio. Volantini contro la Banca Valmarecchia. Adesso è caccia al corvo

bcc valmarecchiSE NON FOSSERO arrivati i carabinieri, chiamati da alcuni dirigenti della banca, sarebbero riusciti a riempire le cassette postali di tutta Villa Verucchio. E adesso è caccia al corvo, o meglio, ai corvi che hanno pagato di tasca propria la distribuzione dei volantini diffamatori contro la banca Valmarecchia, circolati per alcune ore nella mattinata di sabato. Volantini in cui si ‘avvertono’ i clienti dell’istituto del rischio di perdere i loro risparmi, in caso la Valmarecchia venisse condannata per il reato di usura, dopo la denuncia di due imprenditori edili.
I FATTI sono noti. Un’azienda di San Leo ha trascinato in tribunale la Valmarecchia (che si è fusa nel frattempo con la Banca di Rimini: dal 4 gennaio formeranno insieme Riminibanca) con l’accusa di aver concesso alla ditta prestiti a tassi da usura. Accuse che hanno portato al rinvio a giudizio del presidente Fabio Pula e di un dirigente. In realtà la Valmarecchia ha già vinto, in sede civile, il contenzioso, ed è certa di far cadere ogni accusa pure in sede penale. «Il consulente nominato dal pm ha sbagliato i calcoli: lo dimostreremo ai giudici», assicura l’avvocato Monica Cappellini. Già, ma nel frattempo qualcuno ha deciso di gettare fango sulla banca, attraverso un volantino che sabato veniva lasciato in tutte le case a Villa Verucchio da alcuni cingalesi che distribuiscono pubblicità porta a porta. A bloccarli dopo due sono stati i carabinieri, chiamati dalla banca. Nel volantino si fa riferimento al fatto che se la banca «venisse condannata a risarcire» le tante vittime (quando in realtà sono solo due ad accusare la Valmarecchia…), sarebbero a forte rischio i risparmi dei clienti.
«SONO tutte falsità, e ora gli autori (ancora sconosciuti, ndr) dovranno risponderne davanti ai giudici», dicono dalla Valmarecchia, che farà denuncia in queste ore. «La nostra banca è solida, è tra quelle con i migliori indici», ricorda il presidente Fabio Pula. Che alcuni giorni fa, nella lettera di auguri ai soci, ha scritto che «in questa vicenda la banca Valmarecchia è l’unica vittima. La ditta che ci accusa è fallita, e ogni sentenza a oggi emessa ha inequivocabilmente riconosciuto la legittimità del nostro comportamento».

Resto del Carlino