Vince Tempera, musicista, compositore e arrangiatore italiano, nonchè numerosissime volte direttore d’orchestra del festival di Sanremo.
Nel 2008 Tempera fece parte della commissione che, tra circa 80 artisti, selezionò i Miodio per la partecipazione all’Eurofestival. “I Miodio portarono un bel pezzo, d’avanguardia, e molti stati ve li invidiavano – spiega -; inoltre fecero un’ottima performance. È un peccato che ora qualcuno sottolinei che si classi?carono all’ultimo posto”.
È un peccato non aver trovato un cantante interno. Io collaboro a diversi concorsi e mi arrivano spesso cd di artisti sammarinesi molto validi. Un conto poi, rivolgendosi all’esterno – aggiunge il famoso maestro -, è chiamare un nome come Fiordaliso. Ma in questo caso si tratta di un nome sconosciuto e si corre sempre il rischio di ottenere di nuovo un ultimo posto”.
Che comunque, spiega Tempera, non dipende tanto dall’artista o dalla qualità del pezzo. Il voto ?nale, come per il festival di Sanremo, è deciso per metà dal televoto e per metà dalle giurie, una per ogni Stato partecipante, che esprimono giudizi su tutti i concorrenti tranne su quello del proprio Stato.
Domanda: Maestro Tempera, il direttore di Rtv ha spiegato la scelta di Senit dicendo che per la partecipazione all’Eurofestival è necessaria una squadra professionale e competente. È d’accordo?
“Per diversi anni mi sono occupato dell’Eurofestival per Malta – racconta il musicista -. Tutti i piccoli Stati, che non possono contare sulla forza del televoto, fanno tra loro delle alleanze per quanto riguarda il voto delle giurie. Ma questa è una cosa che non può fare la produzione di Senit. È la tv di Stato che deve mettere in campo strategie di relazioni pubbliche e intrecciare tali rapporti con le altre emittenti che partecipano. Questo lavoro deve iniziare mesi prima, altrimenti non si va da nessuna parte”.
Domanda: Ci racconti l’esperienza di Malta, gli artisti sono sempre maltesi?
“Assolutamente sì. Anzi, le dirò di più: la società maltese è divisa in tre differenti gruppi religiosi. Ebbene a turno, un anno per uno, ciascun gruppo esprime il proprio artista per l’Eurofestival”.
Un modo anche per coinvolgere maggiormente la cittadinanza immagino.
“Certo, anche perchè a Malta si fanno di solito tre serate pubbliche di selezione per scegliere l’artista da mandare alla competizione. So che anche Cipro e altri piccoli Stati lavorano nello stesso modo. Infatti è quello che avevo proposto anche a San Marino perchè la partecipazione all’Eurofestival dovrebbe coinvolgere la cittadinanza, e comunque ripeto che da voi è pieno di giovani talenti che avrebbero le carte in regola per partecipare”.
Ma, come dicevamo prima, le ragioni della scelta riguardano più lo staff che non l’artista in sè.
“Anche a Malta lo staff era italiano e così potrebbe essere per voi, le collaborazioni ci possono stare, anche se a San Marino ci sono professionalità valide per formare una buona squadra. Ma non ha alcun senso che l’artista che salirà sul palco non sia sammarinese”.
San Marino Oggi