«Quell’ordine del giorno contiene menzogne che danneggiano la reputazione di Forza Nuova». Ccosì sono finiti nel registro degli indagati per il reato di diffamazione i quattro firmatari di quell’atto, i consiglieri di maggioranza Savio Galvani (difeso dall’avvocato Roberta Urbinati), Marco Agosta (avvocato Vincenzo Gallo), Bertino Astolfi (avvocato Roberto Biagini) e Fabio Pazzaglia (avvocato Maurizio Ghinelli). Proprio in questi giorni agli indagati è stato notificato l’avviso della conclusione indagini. A sporgere denuncia per diffamazione era stato Stefano Fiore del foro di Roma a nome del segretario nazionale, Roberto Fiore di Forza Nuova.
Sotto accusa era finito un ordine del giorno presentato alla presidenza del consiglio comunale l’8 maggio del 2014, discusso e approvato con diciannove voti favorevoli e sei contrati il 29 maggio. Il titolo era eloquente: «Dieci anni di Forza Nuova, dieci anni di violenze nel Riminese». Nell’ordine del giorno venivano raccontati con dovizia di particolari molti episodi di cronaca che i quattro consiglieri avevano ascritto a Forza Nuova. Era una vera cronologia di episodi violenti che partivano dal 2004 e che, secondo i quattro consiglieri comunali avevano un’unica matrice. Nell’ordine del giorno si parlava di aggressioni, molte delle quali con l’aggravante dell’odio razziale. Questo però, stando alla denuncia presentata dall’avvocato Fiore, non rappresentava il vero: FN non si sarebbe macchiata di alcuni episodi, che sarebbero invece imputabili ad altri gruppi dell’estrema destra. Da qui la denuncia per diffamazione contro i firmatari dell’ordine del giorno. (…) Il Resto del Carlino
