Un ‘libero cittadino sammarinese’ (così si firma) che si rivolge, con lettera scritta, ai Segretari di Stato alle Finanze e agli Affari Esteri per protestare a voce alta.
La materia del contendere sono le Carte di Credito ‘Visa’ e la necessità di procedere all’identificazione dei titolari.
Il ‘libero cittadino’ si chiede come sia possibile tutto questo, perchè sopratutto sia obbligatorio il codice fiscale italiano, mentre, a rigor di logica e di tutela della sovranità, dovrebbe essere richiesto il Codice operatore sammarinese e, in sua assenza, il Codice Iss, identificativo anche delle posizioni fiscali e amministrative in genere. “Quale posizione ha preso il nostro Governo – si chiede il libero cittadino – nei confronti di questo provvedimento ?”. “Ma ciò che più scandalizza è che la Repubblica non possa disporre di una propria Carta di Credito, che non è italiana, ma internazionale, e quindi può benissimo essere allocata anche sul territorio di San Marino.
Perchè, – si chiede il ‘libero cittadino sammarinese’ – il nostro Stato non autorizza la nostra Banca Centrale affinchè possa emettere Carte di Credito previo accordo con il circuito Visa o altri?”. “Perché – conclude – continuiamo a rinunciare alla nostra libertà, indipendenza ed autonomia ?”.
La Tribuna