Volley, Europei: l’Italia delude, in finale va la Slovenia

volley-ballLa Slovenia spazza via l’Italia e vola in finale nel campionato europeo di volley in corso in Bulgaria. La squadra allenata dal ct Giani mette il bavaglio agli azzurri con un netto 1-3 (13-25, 25-23, 20-25, 20-25) e raggiunge un traguardo storico. Domenica l’Italia giocherà per la medaglia di bronzo contro la Bulgaria, a seguire la finale per il titolo continentale tra gli sloveni e la Francia. Dopo la grande impresa contro la Russia nei quarti di finale, Buti e compagni sono arrivati al match decisivo scarichi. Sin dalle prime battute di gioco l’Italia ha dato l’impressione di essere una squadra appagata e sazia con in tasca una grande affermazione maturata solo pochi giorni fa. Di fronte ha trovato una Slovenia perfetta, affamata, nonostante avesse già riscritto la storia, ben plasmata da Andrea Giani e forte in ogni settore della rete. Soddisfazione doppia per il ct, tra l’altro simbolo del volley italiano, che poco meno di un anno fa era stato tolto dallo staff azzurro. Giani consuma, così, la sua piccola “vendetta sportiva”.

L’Italia disputa una partita disastrosa con poche note positive e tanti dubbi che con il passare dei set diventavano certezze per gli avversari. Con il muro che vacilla, la ricezione poco perfetta e la difesa traballante è difficile pretendere di avere percentuali offensive (36 per cento Italia contro il 53 della Slovenia) dignitose. Poi la paura di sbagliare e abbandonare un sogno a pochi passi dal traguardo non aiuta i tentativi di rimonta. Una sfida sempre in salita, con la formazione azzurra che non entra mai nel vivo del match e lascia il compito di condurre agli sloveni. Quattro set passati in attesa che i bomber trovassero la traiettoria giusta con Juantorena e Zaytsev che chiudono entrambi con 15 punti, però mentre l’italo-cubano raggiunge il 48 per cento in attacco, lo zar sbatte contro il muro avversario, si ferma al 32 per cento in fase offensiva e nel finale finisce in panchina per far spazio a Vettori. Peggio Lanza che si ferma al trenta per cento con otto punti e spesso punto di riferimento del servizio avversario. Al centro Buti si fa sentire a tratti, invece Piano e Anzani vengono alternati. Ma i quattro muri vincenti in tutta la partita, contro i dodici della Slovenia, non preoccupano Cebulj e soci.

A proposito della Slovenia, il ct Giani dimostra di conoscere bene pregi e difetti dell’Italia e grazie anche alla buona vena dei suoi uomini migliori non dà scampo agli azzurri. A cominciare da un inizio pressante che mette alle corde il sestetto che prima della partita era vice campione d’Europa in carica. A fare la differenza Urnaut con 22 punti, quattro muri e 58 per cento in attacco. Cifre da vero leader, ben coadiuvato da Gasparini con 18 punti, cinque ace e 56 per cento in attacco e Cebulj con 16 punti, tre muri e due ace. Un terzetto che ha vinto nettamente il confronto contro i nostri uomini di punta Juantorena, Zaytsev e Lanza. Stessa sorte in regia con una semifinale da incorniciare per Vincic che trova meno difficoltà di Giannelli. Il palleggiatore azzurro non sa dove aggrapparsi e le idee con il passare dei minuti si annebbiano.

Primo set disastroso da parte dell’Italia. Gli azzurri entrano in campo lasciando testa e gambe negli spogliatoi, si vede una squadra scarica senza mordente. La vittoria sulla Russia sembra aver saziato gli azzurri. Dall’altra parte la Slovenia non perdona nulla, formazione aggressiva che non lascia pensare gli avversari a cominciare dalla battuta. Per l’Italia evidenti problemi in ricezione, ma è tutto l’atteggiamento che non è adatto alla gara. Attacco, battuta, muro e difesa: la Slovenia umilia gli azzurri. Secondo set dai due volti e l’Italia ritorna in partita con una buona iniezioni di fiducia. Gli azzurri partono male pure nel secondo set. All’attacco e in battuta mancano le certezze: la squadra allenata da Blengini ha paura e non riesce a sbloccarsi. Bene la Slovenia che con il muro ferma ogni tentativo di rimonta da parte di Buti e compagni. L’unico azzurro a provarci con continuità è Osmany Juantorena, ma non basta. I suoi compagni non migliorano le percentuali in nessun fondamentale.

A piccoli passi l’Italia si sblocca: qualche battuta che mette pressione alla Slovenia e un paio di muri a dare le prime garanzie. L’opposto sloveno Gasparini finalmente sbaglia qualcosa, meglio Urnaut. Nel complesso pesano tanto gli undici errori punto. A metà del parziale pareggio e situazione tornata in equilibrio. Non è la migliore Italia, comunque un servizio sbagliato di Cebulj riporta tutto in parità. Determinanti le spinte di Juantorena e Buti. Il terzo set comincia con una prima fase in equilibrio. Però è sempre la Slovenia che alza i ritmi di gioco e prova a scappare via. Nella fase finale del parziale battuta e attacco (64 per cento) della squadra di Giani hanno percentuali migliori. L’Italia conferma tutte le debolezze della serata (attacco sotto tono e muro assente) e finisce di nuovo sotto. Il quarto set è una fotocopia del precedente con la Slovenia che tiene sempre in mano le redini del gioco e l’Italia che è in ritardo su tutto. Le percentuali di Zaytsev crollano, allora il ct Blengini deve mettere mano alla panchina e mandare sotto rete Vettori. A Gasparini e compagni riesce tutto con grande facilità, mentre in casa Italia si spegne la luce. La Slovenia è meritatamente in finale del campionato europeo.

Nell’altra semifinale la Francia si conferma specialista in grandi rimonte e si qualifica per la finale. Così come contro l’Italia, i transalpini recuperano due set di svantaggio e superano in semifinale la Bulgaria per 3-2. I parziali: 18-25, 25-22, 26-24, 25-21, 15-12. Per l’oro continentale, la Francia sfiderà domani la Slovenia di Giani; gli azzurri, per il bronzo, se la vedranno con la Bulgaria.

Intanto a Sofia si è svolta la 36esima assemblea generale della Cev che ha eletto come nuovo presidente Aleksandar Boricic. Boricic, che succede all’uscente Andrè Meyer, guiderà la Conferderazione europea per il prossimo quadriennio sino al 2019. Durante l’assemblea è stato poi ratificato il nuovo consiglio d’amministrazione della Cev, l’Italia sarà ancora rappresentata da Renato Arena, eletto vice presidente esecutivo e membro Cev nel Board Fivb.  All’assemblea generale la Federazione italiana pallavolo è stata rappresentata dal Presidente Carlo Magri, dal vice presidente Pietro Bruno Cattaneo, dal consigliere nazionale Luciano Cecchi e dal segretario generale Alberto Rabiti. “Voglio fare le mie più sincere congratulazioni ad Aleksandar Boricic – le parole di Carlo Magri – per l’elezione a nuovo presidente della confederazione europea. Con lui da molti anni ho un vincolo profondo di amicizia, oltre ad una piena sintonia sulle tematiche più importanti che riguardano la pallavolo. Il nostro ottimo rapporto di collaborazione, che in passato ci ha permesso di organizzare insieme alla Serbia due edizioni dei campionati europei (2005 maschile e 2011 femminile), ho la certezza proseguirà nel prossimo quadriennio. Sono davvero soddisfatto, inoltre, per l’elezione di Renato Arena in qualità di vicepresidente esecutivo e membro Cev nel board Fivb: due cariche importanti che garantiscono all’Italia un esponente di prestigio ai vertici del volley internazionale”.