Weekend a teatro con apertura Inda, Ferrari, Popolizio

Dalla Medea di Laura Marinoni alle eroine ovidiane di Isabella Ferrari. Fino al ritorno de L’attimo fuggente a poco più di 30 anni dal film con Robin Williams. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo weekend.
    SIRACUSA – Apre con il Prometeo incatenato di Eschilo per la regia di Leo Muscato la 58/a stagione dell’Inda al Teatro Greco.
    Protagonista, inchiodato a una ciminiera di un sito industriale abbandonato, Alessandro Albertin. Per quasi un mese, la tragedia si alternerà con la Medea di Euripide, che la regia di Federico Tiezzi ha trasformato in una donna del ‘900 quasi alla Strindberg, con Laura Marinoni mattatrice assoluta. Dall’11 maggio al 4 giugno.
    ROMA – C’è anche Isabella Ferrari tra i protagonisti di Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea, il ciclo di visite guidate-spettacolo nella domus neroniana che culminano nella Sala Ottagona nell’esperienza dell’arte performativa e nel segno del contemporaneo. L’attrice porterà in prima nazionale Le eroine, studio tratto da Heroides di Ovidio, per la regia di Alessandro Fabrizi, con le musiche di Chopin eseguite al pianoforte da Roberto Prosseda. Un viaggio nel mito classico per restituire la voce a donne innamorate, abbandonate e tradite. Il 14 maggio.
    ROMA – O capitano, mio capitano!. Chi non ricorda quel verso? Dal cinema al teatro, alla Sala Umberto è in scena L’attimo fuggente, versione italiana del testo di Tom Schulman, premio Oscar come migliore sceneggiatura originale per il film diretto da Peter Weir. Nei panni dell’illuminato professor Keating che incoraggia i suoi studenti a seguire le proprie ambizioni (al cinema di un indimenticabile Robin Williams) c’è Luca Bastianello, circondato da nove giovani attori, in arrivo dalla Scuola del Teatro Musicale. Regia di Marco Iacomelli. Fino al 14 maggio.
    MILANO – Ancora tra cinema e palcoscenico, al Piccolo Teatro Strehler, Massimo Popolizio affronta Uno sguardo dal ponte, l’opera di Arthur Miller ambientata tra gli immigrati italiani di Brooklyn e ispirata a un fatto di cronaca che sconvolse profondamente l’autore: una torbida vicenda familiare nel dramma di una passione sbagliata, perfetta ed enigmatica come una manifestazione del fato greco. Accanto a Popolizio, che della pièce è anche regista, anche Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale.
    BRESCIA – Stati Uniti, fine Ottocento. Un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una commedia convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e si scopre che le due dame sono state un tempo una coppia molto affiatata. Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria sono al Teatro Sociale con Boston Marriage, testo di David Mamet che prende il titolo dall’espressione in uso nel New England tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Regia di Giorgio Sangati. Fino al 14 maggio.
    NAPOLI – A quasi otto anni dal debutto, era il 7 dicembre 2015 a New York in quella che sarebbe stata anche l’ultima apparizione pubblica di David Bowie (scomparso appena un mese dopo, il 10 gennaio 2016), Lazarus, la sorprendente opera-rock del Duca Bianco, arriva per la prima volta in scena in Italia, nella versione diretta di Valter Malosti, in questi giorni al Mercadante. Scritto insieme a Enda Walsh, questa volta lo spettacolo vede Manuel Agnelli, storico leader degli Afterhours, vestire i panni di Thomas Jerome Newton, il turbolento migrante interstellare costretto a rimanere sulla terra. Fino al 14 maggio
   


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