
Dal cult “Perfetti sconosciuti” a quell’incontro tra “I due Papi”, passando per il testamento creativo del Duca Bianco e il premio Nobel Mario Vargas Llosa.
Sono alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo weekend.
ROMA – Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Film dai molti premi e remake nel mondo, approda all’Ambra Jovinelli “Perfetti sconosciuti”, pièce con cui Paolo Genovese ha debuttato nella sua prima regia teatrale e che lui stesso ha tratto dalla sua pellicola del 2016. Come al cinema, in scena una cena e un gruppo di amici, che decide di fare un gioco della verità: cellulari sul tavolo, per una sera condivideranno messaggi e telefonate. Con Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Anna Ferzetti, Valeria Solarino. Fino al 23 aprile.
ROMA – Ancora uno scambio tra cinema e teatro. Dal premio Oscar Anthony McCarten, è alla Sala Umberto “I due Papi”, testo teatrale da cui è stato tratto il film con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce. Questa volta protagonisti sono Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, nei panni di Benedetto XVI e Francesco. Dieci anni fa il primo sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei pontefici a consegnare la cattedra di Pietro al radicale cardinale argentino? Regia Giancarlo Nicoletti. Fino al 30 aprile.
ROMA – A cinque anni dal debutto, il 7 dicembre 2015 a New York, in quella che sarebbe stata anche l’ultima apparizione pubblica di David Bowie (scomparso appena un mese dopo, il 10 gennaio 2016), “Lazarus”, la sorprendente opera-rock del Duca Bianco, arriva per la prima volta in scena in Italia, nella versione diretta di Valter Malosti all’Argentina. Scritto insieme a Enda Walsh e considerato insieme all’album Blackstar, il testamento creativo di Bowie, questa volta lo spettacolo vede Manuel Agnelli, storico leader degli Afterhours, vestire i panni di Thomas Jerome Newton, il turbolento migrante interstellare costretto a rimanere sulla terra. Fino al 23 aprile.
NAPOLI – Chi è che mette in scena i sogni di ciascuno di noi? Forse c’è una compagnia teatrale demandata? Forse ognuno possiede la propria, che si agita nel cervello cercando di mettere assieme quel che serve per l’attività onirica notturna.
Parte da qui “La compagnia del sonno” di Roberto Alajmo, in prima nazionale al San Ferdinando con la regia di Armando Pugliese. Protagonisti, una straordinaria compagnia di attori che recita il nostro inconscio. Con Nando Paone, Gigio Morra, Stefania Blandeburgo
Claudio Zappalà, Angela Bertamino. Dal 13 al 23 aprile.
MILANO -Omaggio ai 400 anni della nascita del più grande attore e autore del Seicento francese per Alessio Boni, al Franco Parenti con “L’uomo che oscurò il re Sole. Vita di Molière” di Francesco Niccolini. Un viaggio nella vita del figlio di un tappezziere parigino, diventato immortale con la sua opera, tra rocambolesche avventure e soprattutto disavventure, fiaschi clamorosi e ancor più clamorosi successi. Fino al 23 aprile.
GENOVA – Debuttano al Duse “I racconti della peste” del premio Nobel Mario Vargas Llosa, per la regia di Carlo Sciaccaluga.
Scritto nel 2015, e ispirato al Decameron di Boccaccio, il testo racconta di cinque persone che nel 1348, mentre la peste devasta le città, si ritirano in una villa di campagna. Tra loro, Boccaccio stesso. Con Angelo Tosto, Barbara Gallo, Roberto Serpi, Giorgia Coco, Valerio Santi. Fino al 22 aprile.
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