Weekend a teatro tra Placido, Francini e Popolizio

Da Michele Placido a tu per tu con Carlo Goldoni a Chiara Francini che torna a indossare i panni che furono di Franca Rame. E poi la Maratona Orestea firmata Davide Livermore o la passione per il calcio (e non solo) in scena con Stefano Accorsi. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali del prossimo weekend.

ROMA – Una piazzetta nella città di Venezia. E tre botteghe: un parrucchiere, un biscazziere e, al centro, un caffè. Ed è proprio “La bottega del caffè” la commedia di Carlo Goldoni con cui Michele Placido torna in teatro, all’Ambra Jovinelli, diretto da Paolo Valerio. In scena, un microcosmo che gravita intorno al campiello veneziano. E Don Marzio, che, seduto al caffè, osserva e con malizia intriga destini. Con anche Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando Granato, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos. Fino al 19 marzo.

ROMA – Dopo il successo di “M – Il figlio del secolo”, Massimo Popolizio torna all’Argentina per la terza volta in questa stagione, con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller. Scritta nel 1955, messa in scena per la prima volta in Italia nel 1958 da Luchino Visconti e poi diventata film con Sidney Lumet, la pièce racconta il dramma di una passione sbagliata nella comunità di immigrati siciliani a Brooklyn. Accanto a Popolizio, anche Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale. Fino al 2 aprile.

MILANO – Che relazione esiste tra la sparizione di un dissidente politico durante la dittatura militare argentina del 1978 e quella di un pianista ebreo nell’Italia del 1941? Tra autobiografia e finzione, Michele Riondino e Davide Carnevali portano allo Studio Melato del Piccolo “Ritratto dell’artista da morto (Italia ’41 – Argentina ’78)”, per una riflessione sulla barbarie dei totalitarismi del Novecento. Dal 16 marzo al 6 aprile.

MILANO – In una città in cui il gioco del pallone è febbre, amore e passione, quattro amici fanno i conti con le loro vite e, tra i ricordi, provano a ricostruire una serenità andata in pezzi. Stefano Accorsi è al Franco Parenti protagonista di “Azul. Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor”, ultima creazione scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca. Con anche Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo, Luigi Sigillo. Dal 17 al 26 marzo.

GENOVA – Dopo “Coefore Eumenidi”, allestito a Siracusa nell’estate 2021, Davide Livermore completa l’”Orestea” mettendo in scena all’Ivo Chiesa anche “Agamennone”, primo capitolo della trilogia scritta da Eschilo nel 458 a.C. Con un’ambientazione anni Trenta e il riferimento ai regimi totalitari, la sua regia evoca l’immagine di un mondo prossimo al collasso, tra musica in parte suonata dal vivo e due ledwall che diventano due grandi occhi sovrannaturali. Lo spettacolo lascerà il passo, dal 21 marzo, alle “Coefore/Eumenidi”, ma il 19 e il 25 marzo sarà possibile vederli entrambi in un’ideale Maratona Orestea. Con, tra gli altri, Gaia Aprea, Laura Marinoni, Stefano Santospago, Anna Della Rosa. Fino al 19 marzo; e dal 21 al 25 marzo.

ROMA, PESCIA (PT) e CAVARZERE (VE) – “Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio! Perché se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti, ci sono le correnti d’aria!”. Dopo il successo come co-conduttrice al Festival di Sanremo, Chiara Francini torna a teatro con “Coppia aperta quasi spalancata”, testo ormai cult di Dario Fo e Franca Rame, in tournée nel weekend tra il Brancaccio di Roma, il Pacini di Pescia (PT) e il Tullio Serafin di Cavarzere (VE). Al suo fianco, c’è Alessandro Federico, per la regia di Alessandro Tedeschi. Il 17 marzo; il 18 marzo; e il 19 marzo.


Fonte originale: Leggi ora la fonte