
(di Giorgio Gosetti) (ANSA) – ROMA, 27 APR – Non tutte le settimane sono scandite
dal prevedibile successo al box office, anche se per il prossimo
weekend è facile aspettare al varco Fausto Brizzi e Enrico
Brignano con una commedia tagliata su misura per il grande
pubblico. Intanto però è già in sala una commedia per palati
fini COME MON CRIME che segna il ritorno di François Ozon, alle
prese con un copione teatrale degli anni ’30 rivisitato con gran
gusto (un po’ nello stile di Sacha Guitry). Alle prese con un
caso poliziesco (una giovane donna accusata di omicidio che
riesce a scampare alla ghigliottina invocando la legittima
difesa) ci sono due nuovi talenti del cinema francese come Nadia
Tereszkiewicz e Rebecca Marde. Ma nel cast non perdete gli
ammiccanti camei di Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, André
Dussolier, Dany Boon.
Da domani in sala:
– BEAU HA PAURA di Ari Aster con Joaquin Phoenix, Parker Posey,
Amy Ryan, Richard Kind, Kylie Rogers, Nathan Lane, Patti LuPone,
Michael Gandolfini, Zoe Lister-Jones, Stephen Henderson, Joe
Cobden, Denis Ménochet, Hayley Squires, Anana Rydvald. Arriva in
Italia sull’onda di un consenso di qualità in America,
legittimato dal giudizio di Martin Scorsese che parla del
regista come di una delle voci più nuove e potenti della off
Hollywood. È un singolare caso di cinema della psicanalisi che
si regge sui complessi di un uomo (Joaquin Phoenix) ossessionato
dalla figura materna e alla disperata ricerca del padre che non
ha mai conosciuto. Il suo viaggio verso casa alla morte della
madre è popolato di apparizioni extrasensoriali, incubi
plastici, monologhi tra l’esilarante e il drammatico in cui si
fondono tutti i generi dalla commedia all’horror. E’ insomma il
caso del momento e potrebbe stupire anche in Italia.
– 65, FUGA DALLA TERRA di Scott Beck e Bryan Woods con Adam
Driver, Ariana Greenblatt, Chloe Coleman, Nika King. Il pilota
di astronave Mills non riesce a evitare un drammatico incidente
che fa precipitare il veicolo su un pianeta sconosciuto. Lui e
la piccola Koa sono i soli sopravvissuti ma presto scopriranno
che, caduti in un buco temporale, sono in effetti atterrati
sulla terra in epoca preistorica, quando l’uomo ancora non
esiste e la natura è fieramente ostile.
– AMUSIA di Marescotti Ruspoli con Carlotta Gamba, Giampiero De
Concilio, Maurizio Lombardi, Fanny Ardant, Adriano Chiaramida.
Se cercate un forte candidato agli esordi di qualità del cinema
italiano sarà bene considerare la scommessa estrema del giovane
Ruspoli che si è inventato l’amicizia parallela tra una ragazza
che non sente l’armonia dei suoni e un giovane che senza musica
non può vivere. Visto in anteprima al festival di Bari con Fanny
Ardant, madrina d’eccezione.
– LA TERRA DELLE DONNE di Marisa Vallone con Paola Sini,
Valentina Lodovini, Jan Bijvoet, Syama Rayner, Hal Yamanouchi,
Alessandro Haber, Freddie Fox. Anche nel caso di Marisa Vallone
va segnalato un esordio non banale. Ambientata nella Sardegna
rurale e maschilista dell’immediato dopoguerra, è la storia di
Fidela, una giovane donna cresciuta come “coga”, la strega del
villaggio che nessun uomo può sfiorare. Finché un giorno le
viene affidata la piccola Bastiana, destinata ad avere la sua
stessa sorte. Il legame tra le due donne diventa per Fidela la
risposta alla mancata maternità e la reazione ad un mondo di “padri padroni”.
– L’INNAMORATO, L’ARABO E LA PASSEGGIATRICE di Alain Guiraudie
con Jean-Charles Clichet, Noémie Lvovsky, Ilies Kadri, Michel
Masiero, Doria Tillier, Renaud Rutten, Philippe Fretun, Farida
Rahouadj, Miveck Packa, Yves-Robert Viala, Patrick Ligardes,
Sami Outalbali. Sul filo del paradosso e della commedia
surrealista, il regista mette in scena un giovanotto che,
facendo jogging, si imbatte in una prostituta di mezza età
finendo a innamorarsene senza ritegno, incurante della gelosia
del marito/protettore della donna. Per di più il protagonista si
ritrova in casa un giovane arabo senzatetto che i vicini pensano
implicato in un atto terroristico. Lo schema della commedia
degli equivoci viene adattato provocatoriamente per svelare
pregiudizi e ottusità della Francia profonda. Il risultato è
alterno ma conferma tutto il talento di Guiraudie.
– MEDITERRANEAN FEVER di Maha Haj con Amer Hlehel, Ashraf Farah,
Anat Hadid, Samir Elias, Cynthia Saleem, Shaden Kanboura. Visto
allo scorso festival di Cannes è il racconto dell’amicizia tra
lo scrittore palestinese Waleed e il giovane truffatore (e
melomane) Jalal che è il nuovo vicino della famiglia di Waleed.
L’uomo, incapace di lavorare e vivere con la moglie e i figli,
scoprirà nel giovane un potente antidoto alla sua crisi di
identità. Sullo sfondo tutte le inquietudini della società
palestinese di oggi, ma con uno stile lieve insolito per la
produzione di quel paese.
In sala anche SUZUME, un anime di Makoto Shinkai che vede al
centro la visione di una ragazzina di Kyushu che scopre una
porta magica dalla quale possono uscire lutti e calamità per la
sua terra; ritorna sul grande schermo CANE CHE ABBAIA NON MORDE,
il primo capolavoro comico-grottesco di Bong Joon Ho (il regista
di “Parasite” di cui ora si recupera dopo ben 23 anni un
autentico gioiello); mentre per il fine settimana già si
annuncia DA GRANDI, la nuova commedia di Fausto Brizzi con
Enrico Brignano e Ilenia Pastorelli: un titolo destinato a
grandi cifre nel weekend. (ANSA).
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