Nessuna sospensione nella raccolta di sangue, in Emilia-Romagna, a causa del virus del West Nile.
È quanto comunica, in una nota, l’Avis regionale secondo cui “l’Emilia-Romagna da diversi anni, in occasione della stagione estiva, esegue su tutte le unità raccolte un test Nat per individuare eventuale presenza di West Nile Virus, e da quest’anno il test ricerca anche Chikungunya e Dengue”.
Quindi, argomenta l’associazione “sicurezza garantita per i riceventi e strumento di prevenzione per i donatori: con il test Nat per i donatori che avessero soggiornato anche solo una notte in località italiane o europee in cui si sono verificati casi autoctoni, in tutta la regione è garantita la continuità della raccolta.
Per questa ragione – sottolinea l’Avis emiliano-romagnola – è priva di fondamento la notizia, circolata su alcuni social e organi di stampa della sospensione delle donazioni di sangue e plasma”.
In tutta la regione “come in tutte le province italiane colpite da casi autoctoni – sottolinea Roberto Pasini, presidente dell’Avis Emilia-Romagna – su ogni prelievo si esegue il test Nat, dunque voglio invitare le donatrici e i donatori della nostra regione a non rimandare l’appuntamento anche se hanno soggiornato o risiedono in province interessate da casi autoctoni di West Nile, Dengue o Chikungunya. Non solo il test offre una garanzia di sicurezza per i riceventi, ma rappresenta un ottimo strumento di prevenzione per i donatori, che potrebbero essere portatori di virus senza sintomi. Andate a donare con la consueta fiducia – aggiunge – soprattutto perché l’estate come è noto rappresenta un momento delicato per il fisiologico calo delle donazioni. I malati non vanno in vacanza ed è necessario, per il bene di tutti, disporre di scorte sufficienti per non dover rimandare interventi programmati”, conclude Pasini.
Nel 2024, spiegano dall’Avis regionale, sono state testate in Emilia-Romagna 116.649 donazioni delle quali 24 sono risultate reattive in donatori asintomatici.
Ansa