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(ANSA) – ROMA, 13 GEN – La crisi alimentare causata da eventi
naturali come siccità inondazioni ed epidemie ha portato lo
Zimbabwe sull’orlo della carestia. Sono tre milioni le persone
bisognose di assistenza umanitaria di cui, secondo l’Unicef, due
milioni i bambini.
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia rileva inoltre
che in questo contesto 1,5 milioni di persone, tra cui 1,1
milioni di bambini, hanno bisogno di servizi sanitari salvavita
e farmaci contro l’ HIV . Secondo i dati Onu, lo Zimbabwe ha
registrato un aumento della prevalenza del deperimento al 7,2%.
La situazione del raccolto dei cereali va peggiorando e la
situazione potrebbe diventare critica nella stagione di magra,
tra gennaio e marzo. Allo stesso tempo, il reddito familiare
medio è diminuito da 75 dollari al mese nel 2021 a 57 nel 2022.
“Di conseguenza, circa il 22% delle famiglie vive in una
situazione critica e di emergenza rispetto al 17% delle famiglie
nel 2021. Dunque, l’ Onu stima che nel 2023 fino a 3,8 milioni
di persone potrebbero vivere una grave situazione di insicurezza
alimentare. In generale, la popolazione “si confronta
cronicamente con pericoli naturali come inondazioni e siccità
che sono esacerbati dai cambiamenti climatici e dall’instabilità
economica”. Le epidemie, tra cui il morbillo e la diarrea,
stanno colpendo le regioni meridionali del paese e il rischio di
colera rimane elevato. (ANSA).
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