Zola nella ‘Hall of fame’, in azzurro avrei potuto dare di più

(ANSA) – ROMA, 05 APR – Dopo Baggio, Del Piero e Totti,
arriva Gianfranco Zola a completare il poker di fantasisti della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’ facendo il suo ingresso in
compagnia di un altro numero uno tra i numeri 10 come Zinedine
Zidane. “Una compagnia non male, sono sorpreso e compiaciuto per questo riconoscimento”, afferma l’ex azzurro in dichiarazioni
riportate dalla Figc, affermando tra l’altro che in una carriera
piena e vincente qualche rammarico è legato proprio alla
nazionale. “Penso di non essere riuscito a dare tutto me stesso.
    Avrei potuto dare molto di più. In alcuni frangenti non sono
riuscito ad essere abbastanza freddo, un mio limite”.
    Al calcio italiano, e alla nazionale, mancano attaccanti e
trequartisti e Zola dà ragione a Mancini secondo il quale parte
della colpa è nel fatto che non si gioca più a calcio in strada.
    “Ha ragione. Giocando in strada ti abitui a uscire dagli schemi,
sei più creativo. Dopo l’avvento di Arrigo Sacchi, in Italia si
è puntato di più su giocatori schematici, questo ha portato dei
benefici ma è stata trascurata la creatività. Ora calciatori con
caratteristiche simili alle mie come Politano, Zaccagni o Verde
vengono fatti giocare come esterni. Il contesto è cambiato e
sono chiamati a sviluppare qualità diverse. Altri, come
Pellegrini, giocano a centrocampo”.
    Continuando a parlare dell’attualità, Zola sottolinea di aver “avuto la fortuna di vivere a Napoli la festa del secondo
scudetto, è stato straordinario. Sarei estremamente contento se
arrivasse il terzo, la gente di Napoli se lo merita. Quando vedo
giocare la squadra di Spalletti penso, che meraviglia – afferma
Zola -. La sua forza non è solo nelle individualità, ma nella
collettività”. Tra gli azzurri ha “un’opinione altissima di
Kvara. È un giocatore molto tecnico, ma anche un uomo squadra.
    Ha una grande personalità e il suo è stato un crescendo, non si
è mai fermato. Mi ricorda George Best”. (ANSA).
   


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