7.500 americani riportano i conti a casa

Sono 7.500 i contribuenti americani proprietari di conti depositati in paradisi fiscali che hanno scelto di denunciarsi volontariamente al Fisco americano. A rendere noto il dato è stato il senatore Carl Levin a poche ore dalla scadenza ufficiale del termine ultimo previsto dalla moratoria voluta dall’amministrazione Obama.

Coloro che hanno approfittato del programma di autodenuncia proposto dall’Internal Revenue Service avevano depositi all’estero in cento banche distribuite in settanta Paesi. Resta ancora ignota la stima dei fondi dichiarati.

Per chi entro il 15 ottobre abbia fatto emergere i propri conti dislocati al di fuori degli Stati Uniti, le multe si aggireranno tra il 5% e il 20% del capitale fatto riemergere, evitando di pagare il 50% come accadrà a chi verrà colto in flagrante dal Fisco statunitense per i quali sarebbero inoltre previste sanzioni di carattere penale.

Per quanto riguarda cittadini americani con conti affidati a banche svizzere sarebbero 4’000, secondo alcune indiscrezioni, i clienti Ubs e di altri istituti di credito elvetici ad essere usciti allo scoperto.

ticinofinanza.ch, 15 ottobre 2009 

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