La prima parte dei lavori ci sono incentrati sul proseguo del dibattito sul Progetto di legge “Modifiche alla Legge 16 dicembre 2013 n.166 ‘Imposta Generale sui Redditi’ e successive modifiche” e sull’ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza. Il Segretario di Stato Marco Gatti ha sostenuto che il provvedimento “non inasprisce la situazione fiscale di San Marino, ma porta solo dei correttivi” e mira a chiedere “un po’ di più a chi percepisce dai 23.000 euro in su di stipendio annuale, in modo graduale, per ridarlo a chi prende sotto quella cifra, e non credo sia una cosa vergognosa”. “Siamo intervenuti- ha piegato Gatti – anche su situazioni che, pur non essendo evasione o illusione fiscale, contribuivano ad abbattere il reddito imponibile delle attività economiche, sia società che persone”. Obiettivo dichiarato è un aumento delle entrate fiscali di 20 milioni di euro all’anno.
L’opposizione ha duramente criticato sia il metodo che il merito della proposta. Antonella Mularoni (Rf) ha attaccato: “Non riuscite a far comprendere ai cittadini la necessità di questa riforma, che va a portare via, non a dare di più, in un momento in cui il potere d’acquisto è diminuito”. Fabio Righi (D- ML) ha espresso “profonda preoccupazione”, dichiarando che “se questo è quello che questa maggioranza riesce a partorire come riforma strutturale… mi preoccupo non poco”. La maggioranza, dal canto suo, ha presentato un ordine del giorno per impegnare il governo al contenimento della spesa pubblica e allo sviluppo. Massimo Andrea Ugolini (Pdcs) ha difeso l’impianto: “Non si parla di lacrime e sangue. C’è attenzione alle fasce più basse e alla lotta all’evasione”. Il segretario alle Finanze Marco Gatti ha respinto le accuse: “E’ un progetto aperto. Dite cosa non vi piace e proponete alternative che portino lo stesso risultato”. Federico Pedini Amati, segretario al Turismo, ha portato un esempio personale per evidenziare le anomalie del sistema: “Io e mia moglie, entrambi dipendenti pubblici con una bambina, abbiamo un reddito complessivo di 90mila euro. Non posso andare a credito di 1.500 euro sulla mia dichiarazione dei redditi. C’è un’anomalia”. Nell’ordine del giorno la maggioranza chiede impegno per ridurre la spesa pubblica e una “agenda per la crescita” da attuarsi nei 12 mesi successivi.
Di seguito gli interventi
20250716 – Consiglio Grande e Generale – Report mercoledi 16 luglio 2025 pomeriggio