San Marino. Cartiera Ciacci, cittadini di Acquaviva contro il governo: “Siamo preoccupati, ma non ci ascoltano”

Riceviamo e pubblichiamo:

Apprendiamo dalle notizie apparse sulla stampa di questi giorni che si torna a parlare di Cartiera Ciacci e lo si fa in un incontro al quale hanno partecipato tre Segretari di Stato (Michelotti, Podeschi e Santi), il Presidente di AASS, rappresentanti della Giunta di Castello di Acquaviva, dell’ANIS e, naturalmente della Cartiera. In pratica mancava solo la Reggenza!

Noi cittadini di Acquaviva in più di un’occasione abbiamo dovuto richiedere con forza di incontrare i rappresentanti del Governo per questioni importanti per il nostro (bistrattato) paese, come il cogeneratore e l’antenna per la telefonia di 40 metri, altrimenti ce ne saremmo accorti a cose fatte e ne avremmo solo potuto subire le conseguenze! Evidentemente la Cartiera Ciacci ha argomenti più interessanti del nostro diritto di tutelare e far rispettare il paese in cui viviamo!

Ed ha argomenti più importanti anche di quelli posti dal Sindacato, come i 31 milioni di euro del Fondo pensioni in Asset Banca, visto che concedono incontri col contagocce e dopo svariati solleciti.

Ma parliamo dei contenuti dell’incontro, che sono emersi sulla stampa. La Cartiera Ciacci vuole fare investimenti “atti a mitigare l’impatto ambientale dell’azienda” e “addivenire nei tempi più rapidi possibili a soluzioni che garantiscano il migliore equilibrio tra la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e le legittime prerogative imprenditoriali”. Che sia a questo scopo che, per l’ennesima volta, hanno tentato di impiantare un cogeneratore nel mezzo del paese? Così, oltre ai fetori della Cartiera, all’inquinamento ambientale, acustico e visivo già esistenti, si aggiungerà l’immancabile rumore e le emissioni da combustione di gas del cogeneratore!

Niente paura! Ci rispondono quelli di ANIS con il loro bravo comunicato. Perché infatti la Cartiera “ha illustrato alcuni interventi già pianificati [per la realizzazione ne riparliamo…], ribadendo la propria disponibilità a prevederne ulteriori, oggi non realizzabili stante i vincoli urbanistici sull’area”. Ecco che magicamente, fra le righe, emerge il vero problema, l’ostacolo che in tutti questi anni ha impedito alla Cartiera di fare la brava e prendere il suo 8 in condotta. Forse molti non sanno che il sito sui cui sorge la Cartiera è individuato come zona residenziale e, guarda caso, fra poco sarà approvato un nuovo PRG. Quale migliore occasione per ottenere l’agognata conversione a zona industriale? Per poi tornare a fare il proprio comodo in barba ad ogni regola e rispetto per l’ambiente ed i cittadini. E non ci dimentichiamo che in tutti questi anni, come è emerso chiaramente dai dati ufficiali, la cartiera Ciacci è costata milioni di euro alla collettività (vedi smaltimento dei reflui e fornitura di gas) e in cambio dà lavoro a 5 sammarinesi!

Approfittiamo di un momento finale di serietà per ribadire che il tempo che il Governo e AASS dedicano alla Cartiera ci sembra indubbiamente esagerato per dire alla proprietà quello che va detto: “mettetevi in regola, pagate quello che dovete pagare, rispettate le leggi e non veniteci a chiedere modifiche al PRG a vostro uso e consumo”. Quindici secondi dovrebbero bastare.

I cittadini di Acquaviva impegnati nella difesa del proprio Castello

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