A San Marino il 17 e 18 Aprile si terrà l’annuale simposio di Ufologia a cura del CUN.

I prossimi 17 e 18 aprile a San Marino, il Cun terrà l’annuale simposio di ufologia. Roberto Pinotti, coordinatore del convegno e figura storica dello stesso Cun, ha preparato un testo di presentazione che ci ha girato. Ve lo propongo integralmente

Immaginatevi…Immaginatevi un 2010 che possa costituire un punto di svolta per il tema Ufo. E ciò non solo perché in effetti evoca nel pubblico il titolo del ben noto film “2010: l’anno del contatto”. Guardiamoci indietro. Ultimamente avete visto molti, troppi Governi di Paesi europei, asiatici e latino-americani, sempre più incalzati dall’evidenza dei fatti, costretti ad ammettere ufficialmente con la imponente casistica che ne è alla base la realtà del problema, fino a poco prima escluso o negato, e pertanto portati a più o meno timide aperture con tanto di rilascio di informazioni ufficiali (anche se non certo quelle più importanti, beninteso) perché altrimenti a questo punto non si sarebbe più credibili. Facciamo vedere qualcosa dicendo che abbiamo tirato fuori tutto, insomma. Ma va bene anche così… E avete anche visto la Chiesa che mette le mani avanti dichiarando valida e accettabile l’esistenza degli alieni pur evocando i medesimi concetti del martire del libero pensiero Giordano Bruno da essa stessa bruciato sul rogo a Campo dei Fiori nel 1600. Una riabilitazione indiretta come per Galileo? No. Il fatto è che la Chiesa sa come stanno le cose e non vuole essere domani accusata di mendacio, come lo sarà il Governo Usa. Immaginatevi… Immaginatevi adesso gli Stati Uniti in difficoltà in quanto provati dalla crisi economica, dall’Afghanistan, dall’Irak, dalla Cina e dall’Iran e con il loro sistema di intelligence e militare-industriale in crisi che per forza di cose si accingono anch’essi a dover dire la loro al riguardo. Beninteso, non è tanto il governo Obama a porsi il problema, quanto piuttosto l’intelligence, i militari e gli industriali che li supportano da sempre. In precedenza non si è impedito a un certo numero di paesi amici ed alleati (Francia, Inghilterra, Italia, Canada, Giappone, Brasile, Messico, Ecuador e via dicendo) di “aprire” sul tema Ufo nei confronti del pubblico. Così si è visto altrove “l’effetto che fa” senza momentaneamente alterare l’”American way of life” come da copione. E si è constatato che in fondo la gente non ha poi  reagito male. Per cui ci si può porre il problema di parlarne anche in Usa… Già. Ma quando davvero le autorità di Washington si decideranno ad ammettere qualcosa, cosa potranno mai dire che non si ritorca loro contro? E’ una realtà che gli americani e il mondo sono infatti stati tenuti all’oscuro finora. Pertanto una seria crisi di fiducia nei confronti di chi ha ingannato tutti fino ad ieri sulla realtà degli Ufo è implicita. E va saputa gestire. Il fatto è che il controllo della situazione, come il primato e la superiorità a livello globale, vanno saputi mantenere a tutti i costi. Così, dovendo necessariamente fare delle pur minime ammissioni, certamente occorrerà premettere che in effetti  non c’è nessuna “invasione extraterrestre” dei nostri cieli. E che anzi ci sono comunque degli Ufo made in Usa, realizzati effettivamente nell’Area 51 grazie alla avanzata tecnologia yankee e anzi responsabili degli avvistamenti di tanta gente. Quanto agli alieni, si potrà allora anche riconoscere che qualche rara e sporadica visita alla Terra potrebbe essere stata davvero effettuata da creature extraterrestri da Roswell in poi. Già. D’altronde ammettere i fatti di Roswell in nome del segreto di stato imposto comprensibilmente oltre 60 anni fa nell’interesse dell’ordine pubblico ormai non creerebbe problemi più di tanto. Perchè ormai la gente se lo aspetta. E si aspetta anche gli extraterrestri. Hollywood col suo sapiente programma di “Produzioni Orientate” in campo cinematografico e televisivo ha preparato il terreno alla grande.Ma di chi mai converrebbe parlare fra i tanti possibili interlocutori che fanno capolino dagli Ufo? Forse dei belli e angelicati (e neanche troppo dissimili da noi) “Nordici” pacifisti, ecologisti, antinucleari, super-responsabili e anche rispettosi dei nostri pur censurabili comportamenti, da sempre dichiaratamente in rotta di collisione con i valori fondati sulla forza e lo sfruttamento espressi dal “complesso militare-industriale” dal dopoguerra al potere in Usa? Ci sia o no stato un incontro ufficiale in una base dell’Usaf fra costoro ed esponenti dell’amministrazione Usa (da cui il presidente Eisenhower avrebbe deciso che “you can’t tell the people”), la risposta è certamente no. Farlo significherebbe abdicare in loro favore e abbandonare di fatto la politica imperiale del Nuovo Ordine Mondiale a stelle e strisce. Scordatevelo.Indubbiamente, bisogna pure allarmare il meno possibile. A livello psicologico, dunque, bisognerebbe quindi tirate in ballo creature fisicamente assai meno accattivanti e prestanti dell’Homo Sapiens e perfino atte implicitamente a ritenersi soccombenti in caso di eventuale scontro fisico alla pari: per tutto ciò i migliori candidati sarebbero certo – esistano nella realtà o no – i minuti esseri umanoidi macrocefali definiti “Grigi”, bruttini e tutti uguali fra loro al punto di sembrare usciti da un formicaio ovvero frutto di una clonazione in serie da laboratorio; e che fanno quasi tenerezza come quelli volutamente esibiti da Spielberg in “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Sì, ma sarebbero anche quelli delle non tranquillizzanti abductions alla “Il quarto tipo”, eventi pertanto da dichiararsi necessariamente incruenti e quanto mai infrequenti per non spaventare la gente. Casi in fondo episodici e aventi solo finalità scientifiche (con i rapiti poi puntualmente liberati). Va da sé che con una tale ammissione di non poco conto ma anche tranquillizzante sarà altresì  implicito e quasi sottinteso il fatto che di costoro non sarà però mai il caso di fidarsi troppo, perché non sono umani e dunque in fondo “diversi” anche per comportamenti e psicologia. Ma niente paura, il loro sistema solare di origine è lontano, e c’è comunque l’ombrello spaziale dell’SDI (lo Strategic Defense Initiative popolarmente noto come “Guerre Stellari” che l’ex-ministro della Difesa canadese Paul Hellyer dice essere stato creato in chiave anti-Ufo) con il buon Zio Sam che veglia, vigila ed è sempre pronto ad intervenire anche con la fanfara e i Marines. Dunque dormite sonni tranquilli e fidatevi.

fonte: CORRIERE.IT