ACCORDO DI ASSOCIAZIONE ANDORRA-SAN MARINO/UE. Andorra: ”L’opposizione all’accordo di associazione “in guerra” contro Riba”. Articolo di ARAANDORRA

Andorra Endavant e Concòrdia insistono sul fatto che siano prima gli andorrani a dover votare e mettono in guardia sul danno reputazionale che comporterebbe una bocciatura nel referendum.

La conferenza stampa del segretario di Stato per le relazioni con l’Unione Europea, Landry Riba, è stata segnata da forti tensioni con i gruppi di opposizione, che gli hanno rivolto numerose domande critiche.

Segretario di Stato per le relazioni con l’Unione Europea, Landry Riba

Il principale punto di scontro riguarda i tempi fissati dal governo per il referendum in cui gli andorrani dovranno esprimersi. La parlamentare di Andorra Endavant, Carine Montaner, ha manifestato il proprio disappunto per il fatto che i cittadini non voteranno prima. Ha affermato che il Principato rischia di incorrere in un “ridicolo internazionale” se, dopo anni di negoziati con l’UE e dopo averne ottenuto l’approvazione, la popolazione dovesse respingere l’accordo.

Montaner si è detta preoccupata per l’impatto mediatico di un simile fallimento, proprio in un momento in cui l’Unione Europea ha già un’immagine internazionale “compromessa” dalla sua irrilevanza geopolitica, e che quindi non potrebbe permettersi un ulteriore danno reputazionale.

Dal canto suo, il leader di Concòrdia, Cerni Escalé, ha sottolineato anch’egli il possibile danno d’immagine derivante da un no all’UE, che ritiene “evidente” per le stesse ragioni espresse da Montaner, ovvero la posizione di debolezza in cui versa attualmente l’Unione sul piano geopolitico. Escalé ha anche ricordato che i politici che compongono il Consiglio d’Europa e che sostengono l’accordo con Andorra godono di maggioranze nei rispettivi Paesi. Tutto lascia presagire quindi che l’accordo sarà ratificato, e questo rende inspiegabile – secondo lui – il fatto che in Andorra non si voti prima.

In risposta, Riba ha accusato Escalé di voler mascherare il proprio intento di ottenere un “no” all’accordo sotto il pretesto della “qualità democratica”. Ha affermato che Escalé sta cercando di sfruttare l’attuale momento politico per raggiungere il suo obiettivo, mentre con più informazioni – disponibili più avanti – la popolazione voterebbe con maggiore consapevolezza.

Il segretario di Stato ha risposto anche ai dubbi sollevati da Montaner, ribadendo che l’Unione Europea ha previsto in ogni momento tutti gli scenari possibili, incluso il no, e ha smentito categoricamente che una bocciatura dell’accordo possa causare un danno reputazionale o compromettere le relazioni future con l’UE.

Fonte: ARA Andorra