Accordo tripartito: mentre l’ANIS ritarda le decisioni, la CSU ha convocato l’Attivo generale dei quadri sindacali

In una fase in cui la crisi economica continua a corrodere il tessuto economico e occupazionale del paese, e nella quale persistono le difficoltà nei rapporti con l’Italia e l’Europa, con seri rischi di prospettiva, l’ANIS se la prende comoda rispetto alla possibilità di concludere quattro mesi di intenso lavoro, che hanno prodotto un testo di accordo del tavolo tripartito sui rinnovi contrattuali e gli interventi a sostegno del lavoro e dell’economia.

 

Questo accordo è sì un compromesso, e infatti su alcuni punti anche da parte nostra rimangono riserve e perplessità (in parte compensate dal progetto di legge “interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali” il cui testo è stato migliorato con l’accoglimento, nella specifica commissione consiliare, di alcune proposte della CSU); ma se firmato, può rappresentare un contributo e un punto di riferimento importante per portare a soluzione tutta una serie di problematiche in campo sociale, economico e occupazionale e per avviare una nuova fase di sviluppo.

 

Il testo dell’accordo, nella sua ultima stesura, dopo un’estenuante trattativa rappresenta l’unico punto di equilibrio possibile; nel merito, prevede da un lato la conclusione della parte economica dei contratti, e dall’altro l’assunzione di impegni circa i diversi provvedimenti anti-crisi, le misure sociali e la realizzazione delle riforme necessarie al paese.

 

Certo, vi sono alcuni passaggi difficili per le Organizzazioni Sindacali, in quanto i contenuti non sono del tutto soddisfacenti; tuttavia riteniamo necessario uscire dalla situazione di stallo determinata dalle associazioni di categoria, in quanto l’accordo tripartito in questo momento rappresenta un importante “strumento” di concertazione e coesione sociale, utile per uscire dalla crisi.

 

Di fronte alla realtà critica che vive il paese ognuno deve prendersi le sue responsabilità; la CSU, che ha fatto fino in fondo la propria parte in termini di proposta e di mediazione delle proprie posizioni, ritiene che il Congresso di Stato – rispetto a questa situazione di stallo – non possa stare a guardare. Deve assumere l’iniziativa, nella sua doppia veste di datore di lavoro e di Esecutivo politico, a cui compete concludere questo accordo che ha avuto origine da una sua iniziativa.

 

L’ANIS ha annunciato una decisione rispetto all’accordo da parte del suo Direttivo, convocato nella serata di martedì 7 luglio. La CSU auspica che da questa riunione scaturisca il necessario consenso alla firma, affinché – pur con tutti i dubbi e le perplessità – si possa finalmente chiudere la partita, per poi dedicarsi alla realizzazione di tutti i  provvedimenti indicati.

 

Su tutto questo, la CSU ha convocato per giovedì 9 luglio il proprio Attivo generale dei rappresentanti sindacali, con all’ordine del giorno la “Verifica dell’esito del tavolo tripartito sui rinnovi contrattuali e gli interventi a sostegno dell’economia e del lavoro”.

 

È inteso che se sarà arrivata la firma, lo stesso accordo sarà sottoposto alla ratifica da parte dell’Attivo. Nel caso, invece, certamente non auspicato, che quel giorno non sia giunta la sigla dell’intesa tripartita, l’Attivo sarà chiamato ad indicare le modalità di sviluppo delle iniziative di mobilitazione sindacale.

 

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