Dopo le frammentate notizie del primo momento, si definisce con il passare delle ore la dinamica esatta dei fatti che hanno portato alla tragica morte di Giancarlo Calisti, il 75enne imprenditore agricolo di Monte Cerignone (leggi qui).
Ieri mattina, Calisti si era recato nel suo terreno in località Pereto per eseguire lavori di manutenzione degli argini. Utilizzando una pala meccanica, stava scavando un fosso profondo circa un metro e mezzo quando, scendendo nella buca per sistemare dei teli di contenimento, un muro di terra si è improvvisamente staccato travolgendolo. L’uomo è rimasto sepolto fino al collo sotto il terriccio, riportando uno schiacciamento della cassa toracica che si è rivelato fatale. Da solo sul posto, non ha potuto chiedere aiuto.
L’allarme è scattato intorno a mezzogiorno, quando i familiari, non ricevendo risposta alle ripetute chiamate, si sono recati nel campo e lo hanno trovato senza vita. I soccorsi, pur tempestivi, si sono rivelati inutili.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri di Macerata Feltria e Sant’Angelo in Vado, i Carabinieri Forestali, i Vigili del Fuoco di Macerata Feltria e la Protezione Civile di Monte Cerignone. Presenti anche gli ispettori del lavoro, che hanno avviato le verifiche necessarie. L’ispezione cadaverica prevista confermerà la causa del decesso, attribuibile allo schiacciamento toracico provocato dal crollo di terra.
Questa tragedia riporta al centro dell’attenzione la sicurezza nelle attività agricole, un settore che purtroppo continua a pagare un alto tributo in termini di incidenti e vittime, sottolineando l’urgenza di misure più stringenti per la prevenzione.
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