Martedì 17 maggio 2011 alle ore 17,30 presso la Biblioteca di Stato e Beni Librari Contrada Omerelli, 13 San Marino si svolgerà la presentazione del libro
SENZA PACE
Da Nassiriyah a Kabul storie in prima linea
di Andrea Angeli
L’autore è giornalista, addetto stampa e peacekeeper presso le Nazioni Unite, per le quali ha svolto missioni in Cambogia, in Bosnia-Erzegovina, in Albania (portavoce OSCE, 1998), in Kosovo e in Afghanistan (portavoce ONU, 2009).
Oltre a Senza Pace, Angeli è autore di Professione peacekeeper, un libro di memorie in cui ha raccolto la sua ventennale esperienza in missioni di pace.
Ne parla con l’autore Paolo Rondelli, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia Giorgio Marini.
”…esplodono i conflitti, e diventano endemici, e l’unica cosa che può fare l’organizzazione degli stati è cercare di tenerli sotto controllo, come si fa con una malattia cronica nel tentativo di evitare almeno che peggiori e diventi letale. Questo ha fatto nascere la più clamorosa e contraddittoria novità del nostro tempo: gli eserciti della pace, le forze armate addestrate alla guerra che invece vengono dispiegate per sedare o evitare i conflitti. Non più solo la logica dei “caschi blu” che ha contraddistinto la politica dell’Onu dopo le carneficine del Ventesimo Secolo, l’interposizione, il cordone sanitario che frena le emorragie e cauterizza le ferite. Ma proprio un ruolo attivo di peacekeeping, responsabilizzato e temperato dall’esperienza. Questo ha permesso di dare un ruolo e una continuità alle forze armate dei paesi che, come l’Italia, hanno bandito l’uso della guerra come strumento per regolare i conflitti internazionale, e hanno poi conseguentemente abolito la leva obbligatoria, professionalizzando così gli eserciti e indirizzandoli verso la doppia missione della protezione civile e appunto dell’interposizione pacifica nei teatri caldi.
Questo nuovo ruolo ha portato alla creazione di figure inedite e indispensabili nell’era della comunicazione. Se le guerre del Novecento sono state immortalate dagli Hemingway e dalle Fallaci, il peacekeeping del nostro tempo ha avuto bisogno degli Andrea Angeli. La sua esperienza non ha eguali, il suo curriculum è più eloquente di ogni racconto: in 25 anni di missioni ha lavorato in Cile, Cambogia, a Sarajevo, a Mostar, in Albania, nel Kossovo, nell’Iraq di Nassiriyah, in Afghanistan. Dovunque le Forze internazionali di pace abbiano avuto un ruolo, lì è stato inviato Andrea Angeli. Un testimone attivo dei punti di frizione più importanti del pianeta, un professionista della pace capace di tenere le fila e divulgare le ragioni e i problemi, in tempo reale.”
Dalla prefazione di Enrico Mentana a Senza Pace.
La cittadinanza è invitata a partecipare