Ambiente, conclusa la prima edizione della Scuola ASviS per progettare politiche territoriali sostenibili

Si è chiusa martedì 7 settembre la terza e ultima fase della Scuola per il benessere e il futuro dei territori, la proposta formativa organizzata dall’ASviS in collaborazione con la Fondazione Enel e la Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), e con la partecipazione delle Regioni, dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), dell’Unione delle province d’Italia (Upi) e dell’Associazione autonomie locali italiane (Ali). 

Partita a maggio 2021 con due percorsi paralleli per i comuni delle regioni dell’Emilia-Romagna e della Liguria, la Scuola ha visto la partecipazione di più di 100 tra rappresentanti delle amministrazioni locali e funzionari pubblici degli enti territoriali, con l’obiettivo di acquisire una formazione di alto profilo sui temi della sostenibilità, ponendo particolare attenzione alla loro declinazione a livello locale e affrontando in modo integrato gli aspetti ambientali, economici e sociali.

Inizialmente le sessioni sono state congiunte, ma successivamente i due percorsi formativi hanno visto la regione Emilia-Romagna – supportata da Mediamo e con il contributo di Fondazione Servizi iniziative e attività sociali (Sias) – focalizzarsi perlopiù sulle questioni ambientali, mentre la Liguria su questioni sociali.

La prima giornata in Emilia-Romagna si è aperta con i saluti istituzionali e un intervento di Paola Gazzolo, del Gabinetto del presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna. Il primo laboratorio, tenuto da docenti del Politecnico di Milano (ateneo appartenente alla Rus), ha avuto a oggetto gli strumenti di co-progettazione e la creazione di un Living Lab urbano, mentre a seguire Walter Vitali, esperto di politiche urbane dell’ASviS, ha condotto un laboratorio sul sistema multi-livello, a cui si sono aggiunti gli interventi di amministratori locali di alcuni comuni della Regione. A conclusione, un laboratorio è stato dedicato agli indicatori.

La seconda giornata ha visto i partecipanti cimentarsi con gli esercizi di futuro, a cura di Skopìa. Divisi in gruppi, i discenti hanno lavorato su tre aree tematiche (i Neet, la riduzione della povertà e la gestione dei rifiuti) attraverso il metodo del backcasting, ovvero sforzandosi di pianificare a ritroso, dall’azione più futura a quella più prossima, le politiche necessarie a fronteggiare le criticità attuali.

Un approccio prevalentemente laboratoriale ha caratterizzato la fase conclusiva della Scuola, con il fine di favorire la partecipazione interattiva e identificare buone pratiche relative ad alcune particolari tematiche sociali o ambientali maggiormente significative per i territori. Avviati in remoto il 2 settembre con un webinar tenuto della Fondazione Enel sulla transizione energetica, i laboratori sono proseguiti in presenza il 3 e il 4 settembre per l’Emilia-Romagna nella sede del Palazzo della Regione a Bologna, e il 7 settembre in Liguria, a Genova.


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