Con lo scudo fiscale è a rischio l’anonimato di chi ha scelto di fare rientrare i propri capitali da San Marino all’Italia, avvalendosi di istituti intermediari, Iccrea e Icpbi.
Secondo il Sole 24 Ore sono 8.490 gli italiani, residenti sul Titano, conteggiati dall’Agenzia delle Entrate, che potrebbero restare scoperti dallo scudo fiscale. Una crepa, questa, che potrebbe diventare un disincentivo per arginare la fuga di capitali. Ancora manca una totale chiarezza.
Sarebbero 3 i miliardi di euro in procinto di lasciare le casse sammarinesi, a fronte di un totale di 14 miliardi. In poche parole la legge non prevede l’obbligo di segnalazione al fisco per gli intermediari che gestiranno i capitali, mentre non sono esenti gli Istituti centrali del credito cooperativo e le Popolari.