Ancona, operato con successo un bimbo di 2 anni affetto da epilessia: separati gli emisferi per bloccare le crisi

All’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, un delicato intervento neurochirurgico ha salvato la vita di un bambino di due anni affetto da epilessia resistente ai farmaci. L’operazione, eseguita a metà maggio presso l’ospedale materno-infantile Salesi, ha permesso di interrompere le crisi epilettiche quotidiane che affliggevano il piccolo.

Il bambino, originario delle Marche, soffriva di crisi continue dovute a un’ischemia cerebrale probabilmente insorta nel periodo perinatale, che aveva causato una cavità nel cervello. La complessità del caso ha richiesto un percorso multidisciplinare tra le unità di Neuropsichiatria Infantile e Neurochirurgia dell’ospedale.

L’intervento di “emisferotomia funzionale” ha previsto la separazione chirurgica di uno degli emisferi cerebrali, senza asportarlo, al fine di “spegnere” l’attività anomala responsabile delle crisi. In pratica, è stata bloccata la fonte elettrica patologica, consentendo all’emisfero sano di funzionare senza interferenze.

Dopo l’operazione, il bambino è stato dimesso nella prima settimana di giugno. Da allora, non ha più avuto crisi epilettiche ed è seguito costantemente dai medici del Salesi. Secondo la direttrice della Neuropsichiatria Infantile, Carla Marini, il successo è il risultato di una stretta collaborazione multidisciplinare e di una rete di professionisti a livello regionale e nazionale. La conferma del cambiamento è arrivata dal primo sorriso del bambino, segno che le crisi sono cessate.

Il direttore della Neurochirurgia, Roberto Trignani, ha sottolineato a Il Resto del Carlino la delicatezza dell’intervento, che agisce sulle aree vitali del cervello, e ha spiegato come questa tecnica moderna eviti la rimozione dell’emisfero malato, scelta che in passato portava a conseguenze gravi. Al suo fianco hanno operato i neurochirurghi Michele Luzi e Alessandra Marini.

Questo caso rappresenta un importante traguardo nella cura dell’epilessia infantile, dimostrando come l’innovazione e la collaborazione tra specialisti possano fare la differenza nella vita dei pazienti più piccoli.