Se è vero come è vero che si prospetta un futuro pieno di difficoltà e di incognite allora abbiamo il dovere di pensare al Paese, alle imprese ed ai lavoratori superando tatticismi e vecchie strategie e mettendo in campo una rinnovata disponibilità al dialogo.
All’indomani dell’approvazione della Legge Finanziaria possiamo dire che il sindacato ha perso l’ennesima occasione per fare un passo in avanti nei confronti di chi rappresenta.
Infatti, se il sindacato non si fosse scagliato contro il provvedimento stralcio sugli ammortizzatori sociali, da noi sostenuto, questo oggi sarebbe vigente e chi ha terminato la mobilità avrebbe un sostegno economico. Così facendo invece il provvedimento non è neppure in prima lettura.
Questa è ancora una volta la dimostrazione che quel che conta è la sostanza, e non la propaganda. Noi crediamo che l’abitudine di continuare a fare disinformazione sulle proposte dell’Anis per cassarle a prescindere dai loro reali contenuti alla fine si ritorcerà contro il Sindacato stesso.
Una CSU chiusa in se stessa non serve al Paese ed ai lavoratori. Per quanto tempo ancora potrà negare la realtà e rifiutare la ripersa del dialogo?
Il momento è di straordinaria difficoltà e tutti dobbiamo esserne consapevoli.
Abbiamo il dovere di mettere al centro il bene comune del Paese. Tutti noi la classe dirigente e la politica.
San Marino, 23 dicembre 2009
comunicato stampa ANIS