SAN MARINO OGGI.SM – telecomunicazioni si è acceso un forte dibattito con le associazioni dei consumatori da
una parte, la segreteria di Stato nel mezzo e gli operatori dall’altra (dove a difesa di questi ultimi
intervengono anche i loro dipendenti indossando però la giacca di vice segretari di partito). C’è
anche da registrare poi la nascita di un comitato di cittadini stufi dei disservizi Adsl di Telecom Italia
San Marino che hanno fondato un gruppo sul social network Facebook che conta oggi ben
oltre 500 iscritti e che ha già avuto un incontro con le associazioni dei consumatori.
In Repubblica infatti operano ufficialmente cinque operatori, ma se un utente lo desidera, riesce
(riusciva perché ora con i problemi con l’Italia e l’impossibilità di ottenere il codice fiscale tutte le
pratiche sono ferme) a stipulare contratti anche con operatori non autorizzati, sia nel campo della
telefonia mobile che in quello di internet. Tutto questo in barba alle leggi sammarinesi, agli utenti
(che in caso di contenzioso non sono tutelati come ha ricordato la segreteria di Stato agli Esteri con
delega alle Telecomunicazioni appena qualche giorno fa) e allo Stato stesso che perde così le entrate derivanti dal pagamento del canone concessorio che invece è tenuto a pagare chi opera dietro autorizzazione.
Ebbene in Italia, nella provincia di Rimini e per la precisione a qualche decina o poco più di metri dai confini
della Repubblica di San Marino, (ventoso e Dogana ad alcuni metri dal Teatro Nuovo di Dogana sono
spuntate su San Marino, da mesi alcune antenne per la telefonia mobile.
Due della Wind e una della Vodafone.