Approvato il Decreto Delegato 20/02/2025 – n.27 Profili di Ruolo dei professori e dei ricercatori dell’Università di San Marino

IL RIEPILOGO da Askanews

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: “Questo atto conclude tutta la normativa di riforma dell’Università sammarinese già adottata nel corso dell’anno 2023, mi riferisco in particolare alla Legge Quadro del 27 aprile 2023 n.69 e al Decreto Delegato del 30 novembre 2023 n.169. Queste due importanti leggi hanno già recepito e introdotto la maggioranza delle modifiche richieste dagli organismi internazionali, in particolare dal gruppo di monitoraggio dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore detto anche Processo di Bologna, che consentono alla nostra Università di allinearsi agli standard di tutte le altre Università europee. Un obiettivo al tempo stesso prestigioso ed ineludibile per far sì che l’Università di San Marino possa proseguire e rafforzare la propria crescita quantitativa e qualitativa ovvero sia in termini di numeri sia in termini di reputazione e visibilità internazionale. L’istituzione dello stato giuridico dei professori (a San Marino, il cosiddetto Profilo di Ruolo) è richiamata nel Decreto Delegato n.169/2023 al comma 4 dell’articolo 22 e rimanda ad un successivo atto normativo. Per questa ragione esso è l’ultimo dagli atti già compiuti a favore dell’Università ma non per questo il meno importante, anzi. Vi sono numerose ragioni di urgenza e necessità di questo atto che l’Università aspetta da diversi anni. Avere un nucleo di docenti universitari stabili, seppur numericamente molto limitato, è una delle condizioni necessarie per stare dentro il Processo di Bologna. La necessità di un nucleo stabile di docenti è ovviamente prodromica alla futura crescita di questa Università, fondamentale anche per mantenere e valorizzare in territorio professori sammarinesi. Stanno infatti crescendo le competenze dei giovani laureati sammarinesi che sempre più si interessano alla nostra Università e decidono di sviluppare qui la propria carriera.”

Carlotta Andruccioli (DML): “Negli anni c’è stata una progressiva crescita dell’Università. Il riconoscimento dello status giuridico di professore è un fattore di attrattività. Da parte nostra pieno sostegno a questo percorso. Gli investimenti nel settore accademico generano ritorni anche economici impor- tanti per il territorio. E’ importante puntare sull’università come asset strategico per il paese.”

Giuseppe Maria Morganti (Libera): “E’ ora di fare il salto di qualità nella nostra Università. Oggi abbiamo corsi di altissimo livello come quella sugli Studi storici. Oggi stiamo facendo un percorso di continuità nella qualità. La stabilità dei professori è essenziale per fare questo. Dobbiamo stare attenti a non costruire un carrozzone pubblico. Occorre che i concorsi vengano fatti su parametri rigidi, mettendo le qualità al primo posto. Abbiamo ancora troppo pochi ricercatori sammarinesi all’interno. Occorre integrare l’intellighenzia del paese in università per far crescere il paese”.

Giovanni Maria Zonzini (Rete): “E’ importante dare la possibilità di creare una carriera accademica nella nostra università. Abbiamo presentato un emendamento sui dottorandi, alla luce della normativa italiana che ad oggi è vantaggiosa. Chiediamo di equiparare le condizioni economiche e previdenziali di San Marino con quelle italiane. E’ un elemento di attrattività anche questo. Dal punto di vista economico sono parliamo di costi ridotti. Il nostro gruppo è favorevole a questo decreto”.

Manuel Ciavatta (Pdcs): “Il nostro gruppo politico è favorevole a questo intervento che struttura in maniera effettiva l’organico dell’Università in modo che i docenti non saranno più precari. I bandi saranno aperti anche a non residenti e mi auguro che ci sia la disponibilità a venire a risiedere nel nostro territorio per aumentare l’attaccamento all’ateneo. Sosterremo questo intervento.”

Nicola Renzi (Rf): “E’ bello vedere come questa è partita come università di studiosi oggi sia anche università di studenti e professori. Finalmente dopo un lungo parlare di questa problematica siamo arrivati ad una soluzione. Dobbiamo tenere conto delle professionalità che fino ad oggi hanno prestato come docenti in Università.”

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: “Le opportunità di crescita della nostra università sono ancora ampie ed i margini ci sono. Dare continuità alla qualità dei docenti è importante per dare grande credibilità alla nostra università. Mi immagino un ateneo aperto a docenti italiani e anche sammarinesi.”

Emendamento aggiuntivo di un articolo 4bis

Giovanni Maria Zonzini (Rete): “Si tratta di dare le stesse condizioni a San Marino di chi fa il dottorando in Italia. E’ un ambito di attrattività per la stessa Università. Ad esempio, si parla di contributi previdenziali che oggi non è chiaro se ci siano o no. In subordine prevediamo che il Congresso di Stato possa emettere un Decreto Delegato”.

Nicola Renzi (Rf): “Siamo d’accordo con quanto proposto. Sarebbe prevedere anche di normare le incompatibilità. E’ vero che i dottorati sammarinesi sono diversi da quelli italiani.”

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: “La filosofia dell’emendamento non mi vede contrario. Però i dottorandi non sono ritenuti rapporti subordinati. Sono ritenuti rapporti esentasse. Poi difficilmente sono per modificare impianti legislativi senza un approfondimento. La mia richiesta è di respingerlo e di lavorare poi all’impianto normativo”.

Giuseppe Maria Morganti (Libera): “La proposta va analizzata e credo che si possa già trovare un supporto dell’Università almeno sul sostegno alle attività di ricerca all’estero”.

L’emendamento aggiuntivo è respinto con 29 voti contrari, 14 favorevoli e 1 astenuto.

L’emendamento aggiuntivo in subordine è respinto con 26 voti contrari e 13 favorevoli.

Il Consiglio Grande e Generale ratifica il Decreto all’unanimità con 32 voti favorevoli.