Arresti domiciliari per tre persone accusate di tentata estorsione e truffa nel bresciano. Tra loro la “sciamana” riminese Sara Duè

Breno (Brescia) – Nella mattinata dell’11 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Breno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brescia. Tre individui sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione, sostituzione di persona, esercizio abusivo della professione, truffa e lesioni personali.

Le persone coinvolte sono Sara Duè, 40enne di Rimini residente a Bologna e praticante di sciamanesimo, Flavia Piccioni, 39enne di Terni, e Yuri Tassinari, 46enne di Ferrara. L’indagine, avviata a seguito di una denuncia presentata da una coppia di genitori, ha rilevato che, a causa di una grave malattia tumorale del loro bambino di due anni, i coniugi avevano deciso di affidarsi a un professionista non autorizzato per trattamenti ritenuti “alternativi”.

Da giugno a novembre 2023, la famiglia ha pagato 1.500 euro per sessioni di terapia con un dispositivo chiamato “Scio”, che, secondo quanto riportato, utilizza principi di fisica quantistica e campi magnetici. Tuttavia, questa terapia non ha migliorato le condizioni del piccolo; al contrario, ha portato a un aggravamento della situazione, costringendo infine il bambino a tornare alle cure mediche tradizionali.

Le indagini hanno anche messo in luce tentativi di pressione da parte di Duè nei confronti dei genitori per ottenere un ritiro delle denunce fatte ai media, inclusa la trasmissione “Striscia la Notizia”. Minacce sarebbero state rivolte anche al medico oncologo incaricato delle cure del piccolo. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per accertare ulteriori dettagli e responsabilità nel caso.