“Italiens!” Così stigmatizzerebbero oltralpe il comportamento del dr. Biagio Bossone e del dr. Luca Papi.
(Si sa, oltralpe, sono ‘Italiens’ gli abitanti – sammarinesi compresi – della penisola italica).
Bossone e Papi hanno comunicato le dimissioni da un incarico delicatissimo e di altissima fiducia e responsabilità, quali Presidenza e Direzione della Banca Centrale di uno Stato, con un documento che, per la modalità con cui è stato reso pubblico ed i contenuti, è devastante per quello stesso Stato che quell’incarico aveva loro affidato.
È un fatto normale fra professionisti di tale levatura?
Non pare che casi del genere siano frequenti, ad esempio, oltralpe. Specialmente nel mondo anglosassone.
Bossone e Papi hanno, fra l’altro, convalidato il diritto del dr. Stefano Caringi – da lui stesso pubblicamente rivendicato – della fedeltà assoluta a Banca d’Italia.
Questo vale anche per loro? Ha il significato di una condizione di fedeltà plurime?
Il vincolo derivante da tale fedeltà è stato tenuto da essi presente ed osservato nello svolgimento di tutta la loro attività presso la Banca Centrale della Repubblica di San Marino?
Bossone, Papi, Caringi al momento dell’assunzione dell’incarico, avevano informato, di questo loro vincolo, magari per iscritto, le istituzioni sammarinesi?
Nel caso, visto come sono andate le cose, Bossone, Papi e Caringi non avvertono l’esigenza di rendere edotto lo Stato Sammarinese degli atti nei quali questo loro vincolo potrebbe avere influito nell’esercizio delle loro funzioni; funzioni che da parte sammarinese erano ritenute essere svolte solo avendo come riferimento il rispetto pieno dell’impegno assunto e dell’etica professionale?
Stanley Fischer, cittadino americano (ed israeliano) ha rimesso in sesto la Banca Centrale d’Israele. Se, per un qualche motivo, fosse venuto in contrasto col governo israeliano, Fischer avrebbe infamato per l’universo mondo lo Stato di Israele attraverso il sito ufficiale della stessa Banca Centrale israeliana di cui gli era stata affidata la responsabilità?
fonte: L’informazione