Associazione Micologica: “Gestione dei rifiuti a San Marino, anni di ritardi e sprechi, ma ora si intravede una svolta”

Decenni di opportunità mancate, risorse pubbliche sprecate, impatti ambientali e sanitari sempre più pesanti: così l’Associazione Micologica di San Marino traccia un bilancio severo della gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU) nel nostro Paese.

Il comunicato della associazione evidenzia come, negli anni, la mancanza di un piano organico e lungimirante abbia portato a uno spreco di materie prime, energia e acqua, con conseguente aumento delle emissioni di CO2 e peggioramento della qualità ambientale e della salute pubblica.

Verso una nuova strategia: il porta a porta su tutto il territorio

Tuttavia, l’Associazione Micologica accoglie con favore l’attuale indirizzo politico, che mira a estendere la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio nazionale. Un passo che potrebbe mettere fine a uno “scempio” definito “non degno di un Paese che si prepara a firmare un accordo con l’Associazione Europea”.

Ma, avverte l’associazione, la gestione dei rifiuti non può limitarsi alla fase finale del ciclo, cioè raccolta e smaltimento, ma deve partire dalla fonte stessa: la produzione dei rifiuti. In questo senso, si richiama la Direttiva Europea 98/2008, che mette al primo posto la prevenzione e il riutilizzo, ben prima della raccolta differenziata.

Prevenzione, riuso e cultura ambientale: la strada verso la sostenibilità

Per raggiungere una gestione sostenibile dei rifiuti, è indispensabile intervenire sulla riduzione della produzione di rifiuti a monte, puntare al recupero totale della materia e adottare politiche di riduzione degli imballaggi. Fondamentale anche la diffusione di una cultura del riuso, del riciclo e del non spreco all’interno della popolazione.

Secondo l’Associazione Micologica, solo così sarà possibile contribuire efficacemente alla lotta contro il cambiamento climatico, con evidenti benefici per l’ambiente e per la salute di tutti.