Associazione UE. San Marino vuole vedere il trattato originale che è nei cassetti della Segreteria Esteri da oltre un mese … di Marco Severini

La seduta della Commissione Esteri di ieri, dedicata all’esame dell’accordo di associazione, si è tenuta, finalmente, in una sessione non segreta ed è la prima volta. Però non è abbastanza dato che l’accordo stesso rimane avvolto nel mistero: avremo la possibilità di visionare il documento con congruo anticipo prima della sua votazione in Consiglio Grande e Generale?

Durante l’incontro di ieri, il Segretario di Stato agli Esteri, dott. Luca Beccari, ha offerto alcuni dettagli sull’accordo, minimi per dire la verità. Queste informazioni, dette anche in questo modo, emettono un’aura di ottimismo preconfezionato, considerando che provengono da chi ha partecipato alla stesura dell’accordo e lo ha firmato. Questa presentazione unilaterale non può e non deve essere l’unica fonte di informazione per noi cittadini.

È nostro diritto e dovere esaminare attentamente ciò che l’accordo comporta per il nostro futuro. Questo richiede l’immediato accesso al testo originale dell’accordo, in qualsiasi lingua sia stato redatto. L’era moderna ci ha dotato di strumenti che permettono la traduzione da qualsiasi lingua, eliminando la barriera linguistica che una volta poteva costituire un ostacolo.

La richiesta dei cittadini è chiara: vogliamo e dobbiamo conoscere la direzione che San Marino sta per prendere. Non ci accontentiamo di promesse superficiali o di prospettive idilliache. Vogliamo conoscere la realtà, per quanto dura possa essere. Le scelte discutibili e gli approfittatori passati hanno lasciato una traccia indelebile sul nostro paese, e siamo pienamente consapevoli che il percorso verso il miglioramento richiederà sacrifici, però questi devono essere basati su una comprensione chiara e completa del trattato che stiamo per abbracciare.

L’intera popolazione di San Marino, inclusi i politici di ogni fazione, desidera accedere al trattato originale; quello firmato è chiuso nei cassetti della Segreteria agli Esteri da oltre un mese. Non accetteremo di essere messi di fronte a un fatto compiuto, costretti a leggere e valutare il documento soltanto pochi giorni prima della sua approvazione in Consiglio Grande e Generale.

Questa non è solo una questione di trasparenza, ma anche di rispetto democratico.

E infine, un punto importantissimo: il Referendum. Come possono le voci dei cittadini essere ignorate in una decisione così fondamentale? È imperativo che il processo decisionale includa la volontà popolare. Questa non è solamente una richiesta, ma un diritto inalienabile dei cittadini di San Marino di poter scegliere il loro futuro.

Marco Severini