ASTROLABIO – “Via da San Marino Città anche la Scuola Elementare!” … di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Desertificare la Capitale di San Marino pare essere diventato da un po’ di anni a questa parte lo sport nazionale. Dopo il trasferimento di numerosi uffici statali; la chiusura ormai da anni del Cinema Turismo; del Centro Anziani; senza un luogo libero per attività di aggregazione e culturali, se non a pagamento, tanto per fare degli esempi, ora è la volta della Scuola Elementare la “Sorgente”: Via da Città! Il Governo avrebbe deciso di trasferirla a Murata. Così, di punto in bianco senza un confronto vero con i genitori e con i cittadini.

Non devo certo essere io a ricordare che chiudere una scuola è sempre un fatto gravissimo, una sconfitta della classe politica che non ha saputo difendere un caposaldo attorno al quale, assieme alla famiglia, si costruisce e si tramanda una Comunità con la sua storia, con la sua memoria, con la sua cultura e con la sua identità. La Scuola primaria in particolare ha questo compito specifico da svolgere, quindi mi auguro proprio che l’orientamento assunto possa essere rivisto, anche alla luce delle numerose reazioni che i sammarinesi stanno esercitando.

Le ragioni addotte per tale madornale orientamento, a mio avviso, non tengono proprio, a cominciare dalla denatalità. La diminuzione delle nascite è un problema che San Marino non scopre all’improvviso. E’ un problema dell’Europa Occidentale, dell’Italia – proprio in questi giorni la stampa a messo in rilievo che dal tempo della Seconda Guerra Mondiale il tasso di natalità non è così basso come quello attuale – e a San Marino non si risolve davvero questo problema con il trasferimento della Scuola Elementare a Murata. Occorrerebbe mettere in campo politiche serie di sostegno alla famiglia e probabilmente occorrerebbe modificare l’organizzazione degli orari di lavoro per dare modo alle donne, se lo vogliono, di realizzarsi più agevolmente nella famiglia e nella carriera. I Blà…blà…blà… stanno a zero! E se non si farà qualcosa il problema si ripresenterà nel tempo in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e quando avremo sempre meno bambini, meno alunni, che cosa faremo, trasferiremo tutto a Dogana? E’ chiaro che il problema non si può curare così. Forse è più semplice dimensionare la scuola alle esigenze del momento che comunque potrebbero anche cambiare in avvenire.

Poi è venuto fuori che le la Scuola elementare è una vecchia costruzione che ha problemi di barriere architettoniche. Ma santo cielo, siamo nel 2021, l’uomo è andato sulla luna, ora sta lavorando per andare su Marte e noi a San Marino che cosa aspettiamo a risolvere i problemi architettonici della Scuola Elementare di Città, se ci sono?

Poi per addolcire la pillola ci viene detto che in quei locali ci andrà L’Istituto Musicale, che porterà nuova luce. Tutti siamo affezionati a questa Scuola specifica che una sede l’aveva già a Borgo Maggiore, dove i lavori di ristrutturazione sono come la tela di Penelope, non finiscono mai. Da circa una decina d’anni ci stanno lavorando ma a tutt’oggi è un’opera incompiuta, tanto per rimanere in tema musicale. Ma mi chiedo, fermo restando che all’Istituto Musicale devono essere riservati spazi idonei, degni e definitivi, ma proprio nella Scuola Elementare di Città deve essere collocato? Una scuola che scaccia un’altra scuola è inascoltabile, è un controsenso!

Ma le ragioni vere sono forse da ricercare altrove, sono meno nobili delle pur labili argomentazioni a sostegno del trasferimento e sicuramente più prosaiche.

Dovete sapere che esistono note della Polizia Civile del gennaio e del settembre 2020, con le quali si richiedono spazi nel centro storico di Città, ove sistemare la sede distaccata del Commando di Polizia Civile, altra realtà che era già in Città tempo addietro e che è poi stata spostata a Murata. Bene. Siccome già da tempo il Governo aveva stanziato fondi per l’adeguamento degli immobili del Palazzo SUMS, a lavori ultimati, a seguito della relazione della Direzione del Dipartimento Territorio e Ambiente, è iniziato una specie di gioco chiodo scaccia chiodo.

Alcuni spazi sono stati assegnati alla Polizia Civile, con delibera del Congresso di Stato n° 33 dell’1/2/2021, ma la delibera avrà effetto solo dopo l’avvenuto trasferimento dell’Istituto Musicale Sammarinese – “Musicagiocando”, che negli stessi ambienti attualmente è sistemato. Per realizzare lo spostamento era ovviamente necessario trovare un luogo adatto, cosa di meglio della Scuola Elementare di Città? E la Scuola di Città dove la mettiamo? A Murata, diamine!

Quindi la realtà è molto più terra, terra. Probabilmente interessi politici, promesse, pressioni  dirigenziali, stanno alla base delle decisioni assunte, ovviamente fregandosene degli interessi degli alunni e della comunità di cui fanno parte.

Certo fa davvero specie vedere come un Governo si dimostri impegnato a spopolare la Capitale del proprio Paese. Credo sia l’unico esempio al mondo! 

Ecco perché i sammarinesi in generale e gli abitanti di Città in particolare, devono continuare la loro lotta per evitare il trasferimento della Scuola Elementare e per non fare compiere al Governo un errore gigantesco di cui potrebbe rammaricarsi molto presto.

Augusto Casali