Atletica: domenica ad Assisi si corre tra due santuari

(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Correre in un santuario? Ad Assisi
è possibile! Domenica 6 novembre una storica “prima volta”: con
partenza dalla basilica di san Francesco e arrivo alla
Porziuncola, 10 chilometri per i più allenati e 3km – lungo la “strada mattonata”, primo itinerario francescano – per tutti,
neonati in passeggino compresi. La San Francesco Marathon è una
iniziativa della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino,
attraverso il comitato “Francesco va’”, con la collaborazione di
Athletica Vaticana. Con un obiettivo ancora più significativo
per il 5 novembre 2023: la maratona vera e propria, 42
chilometri e 195 metri per abbracciare tutti i luoghi che
raccontano l’attualissima storia di santità di Francesco e
Chiara. Una corsa internazionale in un grande santuario a cielo
aperto, dunque. Un’esperienza sportiva che si inserisce nelle
celebrazioni per l’ottavo centenario francescano.
    Così sabato e domenica sarà proprio Athletica Vaticana ad
animare Assisi con un pellegrinaggio, aperto anche alle
famiglie. tra le encicliche “Laudato si’” e “Fratelli tutti”
declinate attraverso lo sport. Nello stile della “squadra del
Papa” ci sarà anzitutto la visita all’Istituto Serafico per
abbracciare l’esperienza della disabilità. Quindi, alle ore 18,
la Messa del maratoneta presieduta dall’arcivescovo Domenico
Sorrentino, nel santuario della Spogliazione, dove è sepolto il
beato Carlo Acutis. Ci sarà anche la benedizione degli atleti e
la recita della Preghiera del maratoneta.
    E’ poi prevista la visita al Museo della memoria che racconta
l’impegno di Assisi per aiutare gli ebrei durante la seconda
guerra mondiale. Una sosta particolare la comunità di Athletica
Vaticana la farà nella sezione dedicata a Gino Bartali (è
custodita la piccola cappella che aveva in casa), “capitano
spirituale” della vivace compagine ciclistica vaticana. Proprio
Firenze-Assisi, infatti, era la “tappa” di Bartali per portare,
nei tubi della sua bicicletta, documenti falsificati per aiutare
i perseguitati a scampare alla deportazione e alla morte.
    (ANSA).
   


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