Aumenti contrattuali nella PA, incompleta la proposta presentata dal Governo

 

È incompleta la proposta che ha presentato il Governo per rendere esecutivo il rinnovo contrattuale (parte retributiva) dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, raggiunto all’interno dell’”accordo tripartito” firmato lo scorso 9 luglio. Infatti nell’incontro di questa mattina, con forte sorpresa delle Federazioni Pubblico Impiego della CSU, la delegazione del Congresso di Stato ha presentato una proposta di tabelle retributive per i dipendenti pubblici, in cui gli aumenti contrattuali sono calcolati sul piede retributivo e sugli scatti, ma non sulla indennità di funzione, che è anch’essa una componente della retribuzione.

 Le Federazioni della CSU hanno ribadito che gli aumenti contrattuali vanno calcolati e applicati su tutte le voci che compongono la retribuzione, come recita chiaramente l’accordo tripartito firmato lo scorso 9 luglio. La posizione delle Federazioni, che hanno invitato l’Esecutivo ad attenersi a quanto previsto inequivocabilmente dall’Accordo tripartito, verrà riportata dai Segretari di Stato presenti nella prossima seduta del Congresso di Stato.

 Circa l’altro tema specifico posto all’odg, relativo alla Indennità perdita moneta, le proposte presentate dalla delegazione di Governo dovranno essere valutate e discusse dai lavoratori interessati. Inoltre, le Federazioni del Pubblico Impiego CSU hanno chiesto al Governo di procedere in tempi brevi alla firma di un verbale che impegna le parti ad affrontare alcune parti normative in sede di riforma della PA. La delegazione si è assunta l’impegno di procedere alla stesura e alla presentazione di questo testo.

 

FUPI-CSdL

  • Le proposte di Reggini Auto