BATAZZA MIRCO (CDLS) “I CONTRATTI PROCEDONO AL RALLENTATORE”

“I rinnovi contrattuali procedono al rallentatore, serve un deciso cambio di ritmo”. A chiederlo è il vice segretario della CDLS, Mirco Battazza, che in vista del 5° congresso della Federazione Servizi, in calendario la prossima settimana, si sofferma sulla vertenza banche e azienda di produzione.

“Il rinnovo contrattuale del settore bancario, che interessa oltre 600 lavoratori, è scaduto da due anni. La trattativa ha subito uno stop lo scorso dicembre e da allora tutto è fermo. Abbiamo più volte incalzato le associazioni delle banche, ma ancora non è stato possibile programmare un calendario di incontri per riaprire il negoziato”.

Il vice segretario CDLS riconosce le “problematiche e le incertezze” che attraversano il settore del credito, ma proprio per questo insiste sulla necessità di riaprire il tavolo di confronto per “trovare un positivo accordo sul contratto”: “Oltre alla crisi internazionale che sta scuotendo tutti i mercati finanziari, le banche sammarinesi devono anche fare fronte all’instabilità dei rapporti con il sistema del credito italiano. Situazione, questa, che si ripercuote pesantemente sul lavoro dei dipendenti e che complica il quotidiano rapporto con la clientela. Serve insomma un comune sforzo di responsabilità per ridare tranquillità al settore. E uscire in fretta dall’incertezza contrattuale, – osserva Battazza – rappresenterebbe un passo in avanti concreto e un positivo segnale di fiducia”.
Da qui anche la richiesta della Federazione Servizi della CDLS di un incontro con il Congresso di Stato per rimarcare “l’urgenza di rilanciare nuove strategie di sviluppo per un settore così strategico per l’economia sammarinese”

Sono invece passati 4 anni dalla firma dell’ultimo contratto dell’Azienda di Stato di Produzione (450 dipendenti) e su questo fronte il vice segretario della Confederazione Democratica sottolinea “il paradosso” che larga parte degli impegni normativi sottoscritti nel vecchio accordo contrattuale “sono rimasti lettera morta”:“In questi anni l’Aasp ha accumulato lacune e ritardi gestionali che ora pesano sulla nuova trattativa. Dopo la firma dell’accordo contrattuale del 2005, abbiamo più volte sollecitato i vertici dell’Azienda e i governi ricordando che sul tappeto c’erano da risolvere questioni importanti come la sicurezza, la riorganizzazione del lavoro e la stesura di un testo unico normativo. Paradossale è poi il caso della mancata rivalutazione inflattiva dei rimborsi spese relativi alla trasferta”. Eppure, conclude Mirco Battazza, “a distanza di così tanto tempo tutto è rimasto in sospeso, mentre la nuova trattativa per il rinnovo contrattuale ha mosso i primi passi lo scorso mese di febbraio”.

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