Battisti arrestato, Salvini: “Non deve uscire vivo dalla galera. E’ un assassino comunista”

Matteo Salvini, dopo l’arresto di Cesare Battisti in Bolivia, ha incontrato nel corso di un intervento alla scuola politica della Lega a Milano, Alberto Torregiani.

Matteo Salvini, dopo l’arresto di Cesare Battisti in Bolivia, ha incontrato nel corso di un intervento alla scuola politica della Lega a Milano, Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere ucciso proprio dai Pca nel 1979.

Il ministro degli Interni ha affermato: “Battisti è un assassino, non un ideologo o un filosofo. E dovrà marcire in galere fino all’ultimo dei suoi giorni. Già si è aperto il dibattito sul fatto che l’ergastolo è inumano, che bisogna vedere la buona condotta. Questo assassino non deve uscire di galera perchè quando toglieva la vita agli innocenti non si è posto il fatto che l’ergastolo fosse umano e disumano”.

Il titolare del Viminale ha anche fissato una road map sull’estradizione dello stesso Battisti nel nostro Paese: “Conto che entro domani gli splendidi uomini e donne dei servizi di sicurezza ci portino in Italia colui che per qualcuno era un eroe ma per me è un volgare assassino”. Infine, sempre Salvini, ha mandato un messaggio (chiaro) anche a quella parte della sinistra che in questi anni non ha mai puntato il dito contro l’ex terrorista per la sua fuga all’estero: “arò di tutto perchè questo delinquente possa essere in Italia domani. Chiederemo conto a registi filosofi che hanno firmato appelli per questo assassino comunista. Sono orgoglioso di essere nemico di certa gentaglia perchè l’Italia sono i poliziotti che prendono gli assassini non quelli che li difendono”.

Il Giornale.it