Battisti, il figlio di Bolsonaro a Salvini: “C’è un piccolo regalo in arrivo”

Dopo l’arresto in Bolivia, il figlio di Bolsonaro scrive a Salvini: “Il Brasile non è più terra di banditi”. Il Brasile si prepara a spedire Battisti in Italia

“Il Brasile non è più terra di banditi. Matteo Salvini il ‘piccolo regalo’ è in arrivo”. Subito dopo l’arresto di Cesare Battisti, catturato dall’Interpol a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, il deputato federale Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, si fionda a scrivere al vicepremier leghista.

Il messaggio viaggia via Twitter ed è il mantenimento di una promessa che il padre aveva fatto all’Italia durante la campagna elettorale per le presidenziali. Come ha, infatti, annunciato ha affermato Filipe G. Martins, consigliere speciale di Bolsonaro, il terrorista rosso “arriverà presto in Brasile e da lì sarà trasferito in Italia affinché possa scontare l’ergastolo, in base a quanto ha deciso la giustizia italiana”.

“Sono molto contento dell’arresto e speriamo che sia la volta buona che sconti la sua pena”. Ai microfoni dell’agenzia Adnkronos Adriano Sabbadin, il figlio di Lino Sabbadin, il macellaio trucidato dal gruppo eversivo dei “Proletari armati del Comunismo” il 16 febbraio 1979, affida il proprio sfogo dopo l’arresto di Battisti in Bolivia. “Speriamo che sia la volta buona, solo questo – aggiunge Sabbadin – Battisti è una persona squallida che l’ha sempre fatta franca, e merita di scontare in Italia la pena giusta per quello che ha fatto”. Battisti, che era latitante dallo scorso dicembre, è stato catturato nella notte tra sabato e domenica mentre cercava di scappare indossando barba e baffi finti. L’Interpol lo ha intercettato in Bolivia, nella città di Santa Cruz de la Sierra.

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