I medici di Cailungo hanno potuto diagnosticargli l’infiammazione della membrana che avvolge il cervello ad un bambino di un anno. Il piccolo non era stato vaccinato contro il meningococco Il bimbo sammarinese è stato prima preso in cura a Cailungo e poi trasferito d’urgenza in Pediatria a Rimini da dove, ieri pomeriggio, hanno annunciato un lieve miglioramento, non tale – però – da sciogliere la prognosi che, per il momento, rimane riservata.
Nel frattempo, il servizio medico dell’Iss si sta occupando della profilassi del caso.
La meningite rimane l’infezione più grave delle vie nervose, per cui il piccolo ancora non può essere definito fuori pericolo, ma gli specialisti riminesi, visto il lieve miglioramento registrato, si sono detti ottimisti. Da oggi, il bimbo non sarà più tenuto in isolamento, visto che la contagiosità della malattia (la trasmissione avviene per contatto diretto da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie) termina 24 ore dopo l’inizio della cura antibiotica.
L’ultimo caso di meningite riscontrata a San Marino su un piccolo paziente risale al luglio del 2004, quando ad esserne
colpita fu una bimba di quattro anni anche lei ricoverata all’“Infermi” di Rimini. In quel caso, furono sottoposte a profilassi le classi dell’asilo estivo di Serravalle che la bambina frequentava.
L’allarme meningite poi si espanse alla fine del 2007 quando in Riviera furono registrati diversi casi di infezione.
Sul Titano, però, non se ne verificarono.
