Black Friday, niente file infinite. Lo shopping online vince sui negozi

black_fridayÈ un Black Friday che ha intasato le caselle e-mail di molti italiani, che si confermano anche amanti dello shopping on-line. Dall’abbigliamento all’elettronica dall’alimentare fino alle offerte per la cura del corpo: il venerdì nero degli sconti, nato negli Stati Uniti, è arrivato a piè pari anche in Italia e non passa più inosservato dai consumatori. In realtà si sta assistendo alla nascita di un nuovo fenomeno, il «Cyber Friday», neologismo nato dalla fusione dei due giorni di ribassi, il Black Friday, che una volta era più che altro dedicato allo shopping in store e il Cyber Monday che, secondo il modello statunitense, era dedicato agli sconti sullo shopping online. Negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra, nei grandi centri commerciali, i mall che ospitano corner e negozi dei marchi più prestigiosi, non si sono registrate file infinite e spintoni per accaparrarsi le ultime novità della stagione. Anzi, sono apparsi piuttosto vuoti.

I gruppi italiani che resistono
In Italia McArthurGlen Group, che gestisce alcuni degli outlet più rinomati e frequentati, sta registrando (con dati parziali raccolti alle 11 di stamattina) in tutti i suoi punti vendita una buona affluenza di gente, nonostante il maltempo che si sta abbattendo sul nostro Paese. A Serravalle oltre 4000 le persone in giro per i 137 punti vendita interessati dai ribassi. A Barberino dil Mugello 78 i negozi aderenti al Black Friday con oltre 3000 ingressi, ma ora i meteo sta migliorando e sta aumentando anche il flusso di persone. Bene anche a Castelromano con oltre 4 mila persone in giro in cerca di affari. I mall e outlet italiani dunque resistono ancora all’ondata di shopping cibernetico.

25 mila prodotti acquistati
Ma i numeri registrati dalla famosa luxury boutique on line LUISAVIAROMA, nel 2015, testimoniano volumi di vendita molto elevati durante tutta la settimana, a partire dalla Vigilia del Thanksgiving Day, superando i 3.000 ordini nel solo venerdì. Nell’ultima settimana di novembre sono stati acquistati oltre 25.000 prodotti. E l’obiettivo dell’azienda fiorentina per questo 2016 è superare i 7 milioni di euro nella settimana «nera» dello shopping: e le premesse sembrano ottime se si pensa che nel 2016 gli ordini on line sono aumentati del 50% rispetto al 2015 con una crescita progressiva negli ultimi anni. Lo shopping, ormai sempre più globale, in questa settimana di ribassi diventa un indicatore della predisposizione e capacità d’acquisto dei consumatori, in vista degli acquisti di fine anno.
«Istituzionalizzare il Black Friday»
Intanto il Codacons ha commentato i dati sulle vendite al dettaglio di settembre diffusi dall’Istat, definendoli disastrosi. «Ci aspettavamo anche a settembre un calo delle vendite, ma la riduzione del -1,4% rispetto al 2015 va al di la di ogni peggiore previsione, e fotografa lo stato critico del commercio in Italia – spiega il Codacons – Il trend negativo sta proseguendo anche in queste settimane, e per tale motivo chiediamo una terapia d’urto a Governo e Regioni». Nello specifico il Codacons chiede di istituzionalizzare il «Black Friday», sulla scorta di quanto avviene negli Usa, come forma di sostegno ai consumi in vista del Natale. «Chiediamo di consentire ai negozi di fare sconti speciali alla clientela ogni venerdì del mese da qui a Natale – spiega l’Associazione – In questi giorni già molte catene commerciali si sono autonomamente attivate in tal senso, ma non basta: occorre istituzionalizzare il “Black Friday” in tutta Italia, perché senza sconti e promozioni speciali i consumi di Natale appaiono seriamente a rischio, con immenso danno per il commercio e per l’intera economia».

corriere.it