Bologna–Rimini, risse e tensione sui binari: tre treni cancellati, mentre cresce l’allarme per Ferragosto

La serenità dei collegamenti ferroviari estivi tra Bologna e Rimini è stata improvvisamente spezzata da una rissa violenta che ieri ha seminato paura e scomipiglio. A bordo delle carrozze e nelle stazioni, gruppi di giovani si sono affrontati con violenza, provocando l’annullamento di tre treni e ritardi pesanti, con il traffico bloccato. I maggiori disagi, in termini di ritardi e annullamenti, si sono verificati soprattutto nel tratto Ravenna–Rimini, a sua volta teatro di tensioni.

Tre convogli sospesi, tensione palpabile

I tre episodi hanno interessato in particolare i regionali mattutini: si trattava di convogli pieni, con molti ragazzi – spesso alticci – in rientro dalla Riviera. Nel momento in cui la violenza è esplosa, personale e viaggiatori sono rimasti sopraffatti, rendendo necessaria l’interruzione delle corse e l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Le Forze dell’Ordine in prima linea

Carabinieri e polizia hanno affrontato la situazione con determinazione, intervenendo ripetutamente per contenere gli scontri e ripristinare la circolazione, soprattutto nella zona tra Ravenna e Rimini. Il loro tempestivo intervento ha evitato ulteriori escalation, ma ha reso evidente la fragilità della situazione.

Misure preventive FS: utili, ma non sufficienti

Ferrovie dello Stato monitora da mesi i cosiddetti “treni caldi” — ossia quelli più a rischio di tensioni soprattutto nei weekend estivi — e ha predisposto filtri a terra e scorte a bordo. Nonostante questo piano di controllo, la gravità dei fatti di ieri dimostra che le misure in atto non bastano più, soprattutto con Ferragosto alle porte.

Verso Ferragosto: cosa succederà domani?

Domani, 14 agosto, con il prevedibile numero di viaggiatori giovani e giovanissimi in aumento visto il richiamo che la riviera romagnola esercita nel “capodanno dell’estate”, sarà cruciale verificare se le contromisure adottate saranno in grado di prevenire nuovi scontri. La sicurezza sui treni non può più essere affidata solo alla reazione: serve un approccio anticipatorio e più robusto.