
(ANSA) – ROMA, 18 GIU – “Boniperti era la Juventus,
soprattutto la sua Juventus, era l’uomo azienda, cercava di
avere dentro la squadra soltanto gente capace di vincere”.
Michel Platini affida all’ANSA il ricordo dell’uomo con il quale
alla Juventus ha trascorso cinque anni pieni di successi. “Non
aveva sentimenti particolari, simpatie o empatie – aggiunge -,
se si rendeva conto che giocatori anche grandi non erano più
utili, nonostante la loro leggenda non si faceva scrupoli. Era
un uomo forte e molto freddo, ma capace di accendersi per
situazioni di gioco, di vigilia e post partita”.
“Era indistruttibile – prosegue Platini – e sicuro di sé, sapeva
tutto. Con lui non ho avuto alcun rapporto fuori dal campo, ma
in quei cinque anni è stato molto importante per i risultati che
ho ottenuto. Ha saputo fare benissimo il suo lavoro perché
conosceva bene il calcio perché dal calcio veniva, era la
persona giusta al posto giusto, scelto dalla famiglia Agnelli.
La Juve era nel suo cuore, ma forse era il suo cuore. L’ultima
volta l’ho incontrato a Londra per i 100 anni della Fifa, ha
rappresentato una fetta enorme del calcio italiano e mondiale”.
(ANSA).
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