Borello, carabinieri e polizia eseguono provvedimento cautelare

 

Nella giornata di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cesena e gli agenti del Commissariato di P.S. di Cesena hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Forlì su richiesta della Procura della Repubblica di Forlì a carico di un giovane 20enne, ritenuto presunto responsabile dei reati di “rapina e tentata rapina aggravate in concorso, porto abusivo e aggravato di strumenti atti ad offendere, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violazione dell’obbligo di permanenza notturna in casa previsto da provvedimento dell’Autorità di P.S.. 

I fatti risalgono all’alba del 22 gennaio scorso quando Borello di Cesena venne svegliata con ben tre rapine in serie: erano circa le 04.40 quando la prima vittima mentre si avvicinava ad un bar del luogo per consegnare come ogni mattina le paste appena sfornate, veniva avvicinato da due soggetti travisati che si ponevano uno alle sue spalle e uno di fronte. L’uomo alle sue spalle gli puntava un coltello intimandogli di aprire il bar. Alla sua risposta che non era il proprietario, salivano sulla sua auto asportandogli il telefono cellulare e sempre sotto la minaccia del coltello la vittima consegnava loro le sue due carte postepay. La vittima comunicava loro che il telefono era di poco valore e che le carte erano incapienti e che consegnava le paste per guadagnare qualcosa; udita tale affermazione i due rapinatori riconsegnavano alla vittima quanto asportato non prima però di essersi impossessati di un suo pacchetto di sigarette.

Alle successive ore 05.00 una donna, mentre si trovava ancora in auto dopo essere rientrata da lavoro, veniva raggiunto dai due soggetti, i quali aprivano la portiera della sua macchina e le puntavano contro l’uno un coltello lungo e liscio, l’altro un coltello seghettato tipo sega da giardiniere, intimandole di consegnare tutto quello che aveva ed allontanandosi a mani vuote dopo che lei mostrava loro il proprio portafogli vuoto.

Alle successive 05.20 la terza rapina. La titolare del bar veniva raggiunta dai due soggetti all’interno del bar, i quali brandendo i coltelli di cui sopra, si appropriavano del denaro contenuto nella cassa, circa 250 euro (tra banconote e monete di vario taglio), e di una stecca di ricariche per sigarette elettroniche, oltre che del denaro contenuto nei portafogli di due ignari avventori. Subito dopo si allontanavano correndo per un campo agricolo confinate, rincorsi per un tratto dai due avventori del locale, prima che facessero perdere definitivamente le loro tracce.   

Dalle descrizioni fornite nell’immediatezza dalle vittime, polizia e carabinieri, grazie alla loro profonda conoscenza del territorio, hanno subito ipotizzato che uno dei due rapinatori potesse essere proprio un giovane già noto per i suoi precedenti. Giunti presso la sua abitazione lo stesso non era in casa e sopraggiungeva più tardi alle successive ore 06.30, con scarpe e pantaloni sporchi di fango fresco e con vestiti compatibili con quelli descritti dalle vittime. In suo possesso veniva trovato un coltello a serramanico lungo 20 cm, banconote e monete di vario taglio del valore complessivo corrispondente a quanto accertato, un passamontagna nero, e due panetti di hashish.

Le indagini esperite successivamente da Carabinieri e Polizia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Forlì, hanno permesso di raccogliere elementi univoci e concordanti circa le responsabilità e la presenza quella mattina dell’arrestato nella zona teatro degli eventi.    

Da un lato l’estrapolazione di immagini da impianti di videosorveglianza privati prossimi al luogo degli eventi e dall’altro l’analisi certosina dei contenuti del cellulare da subito sequestrato al soggetto, permetteva agli operanti di tracciare precisamente gli spostamenti compiuti quella mattina dal giovane a Borello. Un particolare di non poco conto è stato quello di aver rinvenuto nella memoria del telefono in uso all’arrestato una foto che lo ritrae in atteggiamento da gangster di fronte alla porta d’ingresso della Stazione Carabinieri di Borello mentre impugna una sega da giardiniere (un coltello con lama lunga seghettata) poco prima di iniziare le tre rapine. 

Serrate continuano le indagini e gli accertamenti volti ad identificare anche il correo. 

Il giovane, subito rintracciata e arrestato dai Carabinieri e dalla Polizia, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Forlì.

Forlì, 16.05.2025