
Soffrono le Borse europee e i titoli di Stato del Vecchio Continente, che scontano le decisioni di politica monetaria della Bce e soprattutto la posizione aggressiva esibita dalla presidente, Christine Lagarde, nella lotta all’inflazione, con la previsione di nuovi rialzi di 50 punti base.
Milano, in calo del 3,1%, guida i ribassi davanti a Parigi e Francoforte, entrambe in flessione del 2,8%, mentre Londra, concentrata sulle decisioni della Banca d’Inghilterra, contiene i ribassi allo 0,6%. Negativi negli Usa anche i principali indici di Wall Street, tutti in ribasso di ben oltre un punto percentuale.
Sul fronte dei bond l’atteggiamento da ‘falco’ della Bce sta provocando rialzi a doppia cifra di tutti i titoli di Stato dell’Eurozona, con il Btp italiano ancora una volta messo nel mirino dal mercato: il rendimento del nostro decennale sale di 27 punti base, al 4,12%, maglia nera in Europa in un poco invidiabile testa a testa con la Grecia per lo scettro di Paese percepito come più rischioso sotto il profilo del debito. Mentre lo spread con la Germania sale di 12 punti a quota 204. Corre viceversa l’euro, che ritocca i massimi da giugno sul dollaro superando la soglia di 1,07 sul biglietto verde.
Tutti in rosso i comparti industriali con i tecnologici (-3,7% l’indice Stoxx di settore), abbigliamento (-4,2%), attrezzature e servizi sanitari (-3,9%) maggiormente bersagliati dalle vendite. A Piazza Affari affondano Fineco (-5%), Moncler (-5%), Stm (-5%), Poste (-4,4%), Amplifon (-4,2%), Iveco (-4,1%) e Generali (-4%).
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