Cadono le roccaforti rosse: Ferrara e Forlì al centrodestra

Urne chiuse e affluenza in calo. 5Stelle fuori dai giochi, la sfida in 136 Comuni è tra centrodestra e centrosinistra

Quindici i capoluoghi di provincia: Potenza, Avellino, Ferrara, Forlì, Reggio nell’Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato, Rovigo.

Con i 5 Stelle fuori dai giochi al primo turno – tranne che a Campobasso -, la sfida è tutta tra centrodestra e centrosinistra.

I primi dati arrivano da Prato dove il candidato del centrosinistra Matteo Biffoni è in vantaggio con il 57,94% sullo sfidante Daniele Spada (centrodestra), che si ferma al momento al 42,06%. Praticamente certa la vittoria del centrosinistra anche a Reggio Emilia dove Luca Vecchi è al 64,06% contro il 35,94% di Roberto Salati. La sinistra si riprende anche Livorno dopo i 5 anni di amministrazione 5S con Filippo Nogarin: Luca Salvetti è al 63,22% contro il 36,78% di Andrea Romiti del centrodestra.

È testa a testa a Biella, dove Claudio Corradino (centrodestra) è in leggero vantaggio su Donato Gentile, e a Rovigo dove i due candidati sono praticamente alla pari, con il centrosinistra a soli 0,4 punti di vantaggio.

Dopo la vittoria alle Europee, la Lega conquista anche Ferrara con il suo candidato Alan Fabbri (56,72%), sostenuto da tutto il centrodestra, nettamente in testa.

L’affluenza ai seggi si registra in calo: alle 19 aveva votato appena il 37,40% degli aventi diritto, in forte calo rispetto al primo turno (54,62%). Alle 12 i votanti erano il 17,49% contro il 21,21% del 26 maggio scorso (quando però si votava anche per le Europee). E i dati provvisori dell’affluenza finale parlano di un calo di poco meno di 16 punti percentuali rispetto al primo turno. Il Giornale.it