Quella del taglio delle spese sulla benzina è una tematica che interessa una fetta sempre maggiore di popolazione. È evidente a tutti che in anni recenti il quantitativo di veicoli su strada è aumentato sensibilmente, complice una sempre maggiore necessità di spostarsi per lavoro. L’interesse per questo tema va a ricadere sui liberi professionisti che usano l’auto non solo per recarsi sul luogo di lavoro, ma anche per svolgere l’attività stessa. Se a questo aggiungiamo che il costo dei carburanti è in crescita ininterrotta ormai da anni, risulta chiaro che riuscire a controllare i prezzi della benzina è determinante.
INDICAZIONI PER CONTENERE I COSTI CARBURANTE
I modi in cui possiamo cercare di risparmiare sui costi del carburante sono molteplici e di doppia natura:
- Da un punto di vista strettamente strategico, si possono ricercare distributori che applicano prezzi migliori (o sconti particolari)
- Da un lato più tecnico invece, si possono adottare comportamenti di guida che favoriscano minori consumi (procedere a velocità moderata, ridurre al minimo i cambi di marcia)
- Sempre da un punto di vista tecnico, facendo adeguata manutenzione dell’auto e acquistando prodotti specifici, si potranno ridurre i consumi (sebbene in questo caso la riduzione dei costi sarà relativa poiché dovrete appunto dotarvi di speciali oli motore o benzine che a loro volta avranno un costo)
SCELTA DEL DISTRIBUTORE
Saper riconoscere distributori che applicano tariffe vantaggiose è molto importante e vi può far risparmiare parecchi soldi. In tal senso un consiglio è di ricercare i rari distributori indipendenti, slegati quindi dalle grosse compagnie di distribuzione carburante, poiché avranno meno costi e potranno quindi applicare prezzi più bassi. Per aiutarci in questo difficile compito negli ultimi anni sono nate alcune app per smartphone che sono in grado di darci una mappatura dei distributori di carburante sul nostro territorio e fornire i relativi prezzi (che i distributori sono tenuti a comunicare giornalmente).
STILE DI GUIDA
Anche adottare uno stile di guida intelligente, può aiutare a ridurre i consumi. È di per sé ovvio che uno stile piuttosto sportivo incida in modo molto negativo sui nostri consumi. Persino nello sport motoristico per eccellenza, la Formula 1, a volte sorge la necessità di salvare del carburante, e ai piloti viene indicata come prima strategia quella di abbassare il limite di giri motore quando si cambia marcia. In egual modo, anche per noi che guidiamo in città, portare i giri motore ogni volta a 4000 o 5000 giri prima di cambiare marcia, inciderà molto negativamente sul consumo di carburante. Viceversa, cambiare attorno ai 2000 giri garantirà una buona coppia motore e un abbassamento nei consumi.
Similarmente, avere un corretto andamento alla guida e affrontare curve e spostamenti in modo intelligente aiuterà molto al risparmio di carburante. Il concetto è un po’ quello di viaggiare per quanto possibile “in traiettoria” – tenendo comunque sempre presente che non siamo in pista e che è fondamentale avere una guida responsabile per sé e per gli altri. Immaginiamo ad esempio di dover affrontare una rotonda: se adottiamo una traiettoria molto larga percorreremo diversi metri in più rispetto ad affrontarla con una traiettoria più stretta (oltre al fatto che traiettorie più larghe sono spesso meno sicure per la stabilità del veicolo, soprattutto a una certa velocità). Se moltiplichiamo questo atteggiamento per una intera giornata in macchina – come fanno molti liberi professionisti – ci accorgiamo che avremo percorso anche svariati chilometri in più, che si traducono in una sensibile differenza sul nostro serbatoio.
SCEGLIERE IL MOTORE GIUSTO
A esigenze e stili di guida diversi, si adattano motori diversi. Non è un caso che chiunque sia costretto a percorrere molti chilometri in auto scelga più spesso dei veicoli a motore Diesel. Questo tipo di motorizzazione per sua natura garantisce molta autonomia, tant’è che in questi ultimi anni i consumi di autovetture diesel possono anche arrivare a 25 km/l, che è una cifra ragguardevole, soprattutto se consideriamo che solo fino a 15 anni fa la maggior parte dei veicoli arrivava a percorrere 15 km/l (con una guida attenta).
È dunque chiaro che la scelta del motore (metano e GPL ad esempio garantiscono consumi ancora minori) incida molto sui costi, soprattutto che si prevede di coprire grandi distanze ogni giorno.