Cartella esattoriale da 330mila euro Ora un imprenditore chiede i danni

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Si è visto recapitare una cartella esattoriale da 330 mila euro per multe e bolli non pagati in trent’anni di attività. Adesso Francesco Settimi, 74 anni, originario di Terni e titolare di una nota azienda di noleggio bus del Riminese, ha deciso di passare al contrattacco. Non solo non ha intenzione di pagare altri soldi, oltre a quelli già versati, ma ha annunciato che intende chiedere i danni alla Gerit-Equitalia di Rimini che gli ha spedito la cartella.

Negli anni l’azienda di Settimi aveva accumulato decine di contravvenzioni ai mezzi: Settimi aveva già versato 144mila euro, ma gliene sono stati chiesti altri 330mila. Tuttavia i legali dell’imprenditore, gli avvocati Giacinto Canzona e Anna Orecchioni di Roma, sulla scorta di una sentenza del giudice di pace di Roma del 28 maggio, sottolineano che le cartelle esattoriali sono state inviate solo in copia.

Inoltre le sanzioni, dopo cinque anni, cadono in prescrizione, per cui non possono essere reclamati pagamenti che risalgono agli anni Ottanta o Novanta. Per cui l’imprenditore non intende pagare altro denaro, e chiede a Gerit Equitalia 160mila euro di danni per ‘appropriazione indebita’.