Caso Boccia-Sangiuliano. Attenzionate presunte irregolarità legate all’uso di fondi pubblici e nomina della Boccia come consigliera

Le dimissioni dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, hanno innescato una serie di indagini che stanno scuotendo il panorama politico italiano. La vicenda si concentra su presunte irregolarità legate all’uso di fondi pubblici, in particolare per due trasferte contestate e la nomina di Maria Rosaria Boccia, consigliera ministeriale e imprenditrice.

Le indagini si concentrano su due viaggi effettuati da Sangiuliano insieme a Boccia: uno l’11 luglio a Riva Ligure per un evento culturale, e l’altro il 13 luglio a Polignano a Mare per un festival letterario. Le spese relative a questi viaggi, tra cui trasporti e soggiorni, sono ora oggetto di indagine da parte della Corte dei Conti, per valutare l’eventuale uso improprio di risorse pubbliche. Sangiuliano ha difeso la sua posizione, affermando che non è stato speso denaro pubblico in modo illecito, ma la Corte sta esaminando le dichiarazioni contrastanti fornite da Boccia, che ha dichiarato che i viaggi erano a spese del ministero.

La Corte dei Conti ha avviato un’indagine per verificare se vi sia stato un danno erariale legato all’uso di fondi pubblici per le trasferte e altre spese. Si stanno esaminando dettagli sui costi coperti per l’organizzazione di eventi, compreso il concerto che si terrà durante il G7 della Cultura a Napoli e Pompei. Sangiuliano si è detto fiducioso che l’indagine dimostrerà la correttezza del suo operato, ribadendo che fornirà tutte le prove necessarie a sostegno della sua innocenza.

Oltre all’inchiesta della Corte dei Conti, la Procura di Roma sta esaminando possibili violazioni penali, tra cui l’uso improprio di denaro pubblico e la divulgazione di segreti d’ufficio. Le accuse potrebbero coinvolgere anche l’organizzazione del G7, con focus particolare sulle spese sostenute per gli eventi culturali. In questo contesto, la denuncia presentata dal parlamentare Angelo Bonelli ha sollevato ulteriori domande sul ruolo di Sangiuliano e sulle sue decisioni durante il mandato ministeriale.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto in difesa di Sangiuliano, definendolo una vittima di una macchinazione e sottolineando che il suo operato come ministro non ha compromesso la sicurezza degli eventi pubblici. Piantedosi ha espresso piena fiducia nell’ex ministro, elogiandone il valore e l’integrità. Nel frattempo, Maria Rosaria Boccia, il cui ruolo nel ministero è stato al centro delle polemiche, ha mantenuto un profilo basso sui social media, pur continuando a pubblicare messaggi che suggeriscono un desiderio di pace e distacco dalla tempesta mediatica.

Mentre le indagini continuano, gli occhi sono puntati sui prossimi sviluppi sia sul fronte giudiziario che politico. Il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha già preso possesso del suo incarico e sta supervisionando gli eventi culturali legati al G7, ma la vicenda Sangiuliano potrebbe avere ulteriori ripercussioni nelle settimane a venire.

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