Nella giornata di ieri sono stati tratti in arresto tre soggetti di origini siciliane con l’accusa di porto e detenzione di armi e di rapina.
Per i membri della c.d. banda del Renegade si sono aperte le porte del Carcere Casetti di Rimini, in attesa dell’udienza della prevista udienza di convalida.
Il gruppo di malviventi era stato notato durante l’esecuzione di un articolato servizio di controllo del territorio che aveva consentito nella stessa giornata di recuperare diverse autovetture rubate e lasciate in luoghi isoltati della giurisdizione.
Proprio in tali circostanze, infatti, sugli sviluppi di tale controllo, una pattuglia della Tenenza di Cattolica si è imbattuta in due autovetture (una jeep renegade ed una fiat 500 x) che nel frangente si erano appartate in una zona isolata e di campagna posta a limite territorio tra Cattolica e San Giovanni in Marignano. Alla vista dei militari i soggetti controllati assumevano subito un atteggiamento insolitamente circospetto che induceva gli uomini dell’Arma a vederci più chiaro.
Emergeva così che ad entrambe le autovetture erano state applicate con del nastro adesivo delle targhe poco prima rubate a Riccione. Per tali ragioni, i soggetti venivano prontamente sottoposti a perquisizione.
All’interno delle autovetture ben presto si palesava dinnanzi agli operanti un vero e proprio necessaire per porre in essere rapine e furti: due passamontagna, una pistola tipo revolver in cal. 38 e numerosi attrezzi atti allo scasso.
Al vaglio sono così state poste le posizioni degli appartenenti al gruppo a cui, nell’occasione, è stata contestata – con un fermo di indiziato di delitto, grazie alla collaborazione che i Carabinieri della Perla Verde hanno immediatamente attivato con i colleghi di Osimo (AN) – la commissione di una rapina avvenuta lo scorso 05.08.2016 in Loreto (AN) all’interno di un supermercato della grande distribuzione.
Proprio per questa ragione, non può escludersi, di aver impedito con l’arresto di ieri la commissione di alcuni gravi episodi delittuosi nel territorio della bassa Valconca, tenuto conto anche della immediata vicinanza – rispetto all’area di rintraccio dei malviventi – di numerosi esercizi commerciali simili per tipologia a quello taglieggiato nelle marche all’inizio di questo mese.