CDLS: Cabina di regia per riforme e contratti

Serve una cabina di regia per coordinare la riforma fiscale e pensionistica e far partire i contratti fermi al palo da troppo tempo. Così la segreteria della Confederazione Democratica riunita per fare il punto dopo lo sciopero generale del 26 maggio.

La fortissima adesione allo sciopero generale, sottolinea la CDLS, ha confermato le forti preoccupazioni dei lavoratori di tutti i settori verso una situazione di stallo economica e contrattuale, anche alla luce del perdurare della mancata firma sugli accordi con l’Italia. I lavoratori, i giovani ed i pensionati hanno dimostrato con la loro partecipazione che il futuro della nostra Repubblica è quello della trasparenza, della legalità e della giustizia sociale,  consapevoli che per risollevare le sorti del nostro Paese sarà necessario fare dei sacrifici, ma oggi più che mai è indispensabile che i primi a pagare siano quelli che sino ad oggi hanno beneficiato di redditi rilevanti, spesso nascosti oltre confine, frutto di elusione ed evasione.

Il  segretario della CDLS,  Marco Tura, delinea quindi le priorità dell’azione sindacale, incalzando il Governo sul nodo dei contratti:  “Da un lato assistiamo ad una iperattività governativa sul terreno delle riforme, mentre sul versante dei rinnovi contrattuali c’è un silenzio assordante. Non è accettabile che a fronte di salari e stipendi bloccati da mesi o, nel caso del contratto industria addirittura da quasi 3 anni, l’unica preoccupazione dell’Esecutivo sia quella di accelerare su riforme – come quella fiscale e pensionistica – che comporteranno ulteriori sacrifici per i lavoratori, i pensionati e le famiglie.”

“Il potere di acquisto degli stipendi – continua Marco Tura – è già fortemente intaccato dal mancato adeguamento degli stessi in base ai trend inflattivi che, come noto, sono in costante crescita. Come se questo non bastasse, l’aumento delle tariffe, l’aumento delle percentuali relative al primo pilastro previdenziale, l’introduzione del secondo pilastro e, soprattutto, la riforma fiscale in fase di definizione comporteranno una ulteriore emorragia per i bilanci familiari dei lavoratori dipendenti.”

“Crediamo che sia arrivata l’ora di fissare delle priorità – puntualizza il segretario CDLS– non è più accettabile che il Governo si muova in maniera scoordinata tra le varie Segreterie di Stato ma con l’unico obiettivo di recuperare risorse soprattutto dai redditi di lavoro dipendente. Non è accettabile che il Governo si defili sul piano dei rinnovi contrattuali che interessano le migliaia di lavoratori del nostro Paese. Lo abbiamo già chiesto in molte occasioni, è necessario un ‘tavolo di regia’ tra tutte le controparti nel quale si definiscano le priorità strategiche e sostenibili riguardo alle riforme, privilegiando quella fiscale rispetto alle altre. Nello stesso tavolo si dovrà arrivare a definire il rinnovo dei contratti di lavoro, auspicando soluzioni che consentano il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni.”

“La CDLS, come è avvenuto in passato, è disponibile al rilancio del dialogo e della concertazione con il Governo e con le altre controparti per la chiusura dei contratti di lavoro, per un fisco equo e giusto e per una riforma previdenziale costruita su basi sostenibili e condivise.”